Sembra che non ci sia mai fine a quella sensazione che porta dentro, come un peso che non riesce a posare da nessuna parte. È strano, perché non è come se fosse successo qualcosa di nuovo, ma è come se fosse un continuo rimanere bloccato in un posto che non può più lasciare.
Non si riesce a dimenticare quello che gli è successo, anche se cerca di convincersi che è tutto passato, che dovrebbe lasciarlo andare. Ma il passato è come un’ombra che lo segue, e a volte è così forte che sente che lo sta soffocando.
A volte si chiede se sia lui ad essere fragile, o se il mondo intorno a lui sia troppo duro. Tutto quello che avrebbe voluto era sentirsi amato, visto, apprezzato. Invece, ha vissuto tanto tempo senza ricevere ciò di cui aveva bisogno. Non si è mai sentito abbastanza, mai abbastanza importante. Come se le cose che contavano per lui non fossero mai abbastanza per gli altri. Come se avesse sempre dovuto guadagnarsi l’amore, l’affetto, l’attenzione.
Le cicatrici che portava dentro non sono mai state visibili. Ma ogni giorno sente quel dolore, un dolore che non se ne va, che si ripresenta quando meno se lo aspetta. A volte pensa che forse gli altri non capiscano quanto sia pesante. Non sa come spiegare a chi gli sta vicino quanto gli faccia male, quanto si senta vuoto dentro. Come se mancasse qualcosa che non può più avere.

Forse ciò che lo ha ferito di più è che non è stato un singolo evento, ma una serie di piccole, impercettibili mancanze. Le parole non dette, le attenzioni non date, gli abbracci non ricevuti. E ora si trova lì, con una parte di sé che è rimasta indietro, come se non fosse mai riuscita a crescere veramente. C’è qualcosa di rotto dentro di lui, una parte che non riesce a rimettere insieme.
La parola “trauma” deriva dal greco antico “τραῦμα” (tráuma), che significa “ferita” o “danno”. Il termine greco a sua volta proviene dal verbo “τραύειν” (tráuein), che significa “ferire” o “colpire”.
Inizialmente, il termine “trauma” veniva utilizzato per indicare una ferita fisica, ma con il tempo è stato esteso anche al contesto psicologico, per riferirsi a danni emotivi o mentali causati da eventi traumatici. E questi traumi vengono spesso raccontati, accompagnati da grandi sentimenti di dolore, nel mio studio di Monterotondo oppure online, dalle persone che si rivolgono a me.
Come si sente una persona che ha subito un trauma?
Una persona che ha subito un trauma può provare una vasta gamma di emozioni e sensazioni, che variano in base alla gravità dell’evento traumatico, alla personalità dell’individuo e alle risorse di supporto disponibili. Le reazioni possono essere immediate, a breve termine o durature nel tempo. Alcune delle esperienze comuni di chi ha subito un trauma sono:
– Paura e Ansia: dopo un trauma, è normale sentirsi insicuri, vulnerabili o in allerta. La paura di rivivere l’evento traumatico o la preoccupazione che possa accadere di nuovo può portare a una costante sensazione di ansia.
– Tristezza e Disperazione: le persone possono sentirsi sopraffatte da un senso di tristezza profonda, smarrimento o perdita, soprattutto se l’evento traumatico ha causato la morte o la separazione da una persona cara.
– Senso di impotenza: Il trauma può far sentire la persona incapace di controllare o cambiare la propria situazione, generando frustrazione e un senso di impotenza.
– Colpa e Vergogna: in alcuni casi, la persona può provare un forte senso di colpa, pensando di aver potuto fare qualcosa per evitare il trauma, o vergogna per non aver potuto reagire in modo diverso.
– Isolamento e Solitudine: molte persone che hanno vissuto un trauma si sentono distaccate dagli altri, incapaci di connettersi o comunicare apertamente con le persone vicine. Questo può derivare dalla difficoltà nel comprendere o spiegare le proprie emozioni.

– Flashback e Incubi: un sintomo comune di trauma psicologico è il rivivere l’evento traumatico attraverso flashback o incubi, che possono essere intensi e disturbanti, facendo sentire la persona come se stesse rivivendo l’evento in tempo reale.
– Disconnessione emotiva (dissociazione): alcune persone provano una sensazione di distacco dalla realtà o dalle proprie emozioni. Potrebbero sentirsi come se fossero spettatori della propria vita, come se non appartenessero al mondo intorno a loro.
– Irritabilità e Rabbia: l’irritabilità è un’altra reazione comune, così come episodi di rabbia improvvisa e incontrollata. La persona potrebbe sentirsi frustrata per il dolore che sta vivendo e scaricarlo sugli altri.
– Senso di invulnerabilità o numbing: in alcuni casi, il trauma può portare a una sensazione di “insensibilità” emotiva, come una sorta di “blocco” che impedisce di sentire pienamente emozioni sia positive che negative.
– Comportamenti di evitamento: la persona può cercare di evitare luoghi, situazioni, o persone che le ricordano l’evento traumatico. L’evitamento è una strategia per evitare il dolore emotivo, ma può anche causare isolamento.
Ma i traumi sono solo per ciò che ci è stato fatto o anche per ciò che non ci è stato fatto?
Avere un trauma per qualcosa che non si è ricevuto si riferisce a una mancanza o una privazione emotiva che può aver avuto un impatto profondo sulla persona, al pari di un evento traumatico fisico o psicologico. In questo caso, il trauma non deriva da un evento violento o doloroso diretto, ma piuttosto dalla mancanza di esperienze o risorse emotive fondamentali che avrebbero dovuto essere fornite, come affetto, sicurezza o attenzione.
Ad esempio, una persona potrebbe sviluppare un trauma per non aver ricevuto:
– Affetto e Cura: la mancanza di affetto, supporto e attenzione durante l’infanzia può portare a una sensazione di rifiuto o abbandono emotivo. Questo può avere effetti duraturi sulla capacità di stabilire legami affettivi sani in età adulta.
– Riconoscimento e Valorizzazione: non essere mai stato riconosciuto o valorizzato, sia in famiglia che in contesti sociali, può causare sentimenti di inadeguatezza, bassa autostima e difficoltà a sviluppare un senso di identità positiva.

– Sicurezza e Stabilità: la privazione di un ambiente sicuro e stabile (ad esempio, in un contesto familiare disfunzionale o instabile) può portare a difficoltà nel gestire le proprie emozioni e ansia costante.
– Amore e Accettazione Incondizionata: la mancanza di amore o accettazione da parte di una figura genitoriale o affettiva può provocare una sensazione di non essere meritevoli, difficoltà nelle relazioni e una costante ricerca di approvazione.
In sostanza, questo tipo di trauma è spesso legato a carenze emotive che impediscono alla persona di sviluppare una sana visione di sé e una buona salute mentale. Non ricevere ciò che sarebbe stato necessario per una crescita emotiva sana può generare un forte senso di vuoto, tristezza e dolore che può influenzare negativamente il comportamento e le relazioni future.
Questa forma di trauma viene talvolta definita “trauma da mancanza” o “trauma da privazione”, e se non affrontata adeguatamente, può portare a disagi psicologici come ansia, depressione o difficoltà nelle relazioni interpersonali.
Affrontare un trauma con lo psicologo è un processo che può variare da persona a persona, ma ci sono alcuni passi comuni e approcci terapeutici che possono aiutare nel percorso di resilienza. L’obiettivo principale di un trattamento psicologico è supportare la persona nel comprendere, elaborare e superare il trauma, consentendo loro di integrarlo nella propria vita senza che continui a causare danni emotivi o psicologici.
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Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE