Quant’era stressante da piccoli quando ci costringevano ad andare a dormire, ora invece torneremo volentieri indietro per poter usufruire di qualche ora di sonno extra. A volte, infatti, soprattutto dopo una lunga e faticosa giornata, il letto può essere un luogo piacevole, ma, se si parla del letto di Procuste, può diventare un vero incubo.
Qualcuno ha detto che i Miti sono eventi mai avvenuti che si ripetono continuamente. Un mito è un “come se”: una narrazione che svolgendosi spiega qualcosa, una storia che fa luce su un aspetto della psiche, del comportamento o della relazione. La terapia breve strategica usa moltissimo il “come se”, infatti storie ed aneddoti risuonano spesso a Monterotondo, durante le mie terapie.
La mitologia è un’eco lontano, che rimbomba sempre nel presente. Quindi torniamo ab origine, ripartiamo dalla mitologia per capire chi è Procuste.
Teseo era figlio del Re di Atene, Egeo. Per divenire re suo padre lo sottopose ad una prova, che superò egregiamente. Tuttavia tornando verso Atene, durante il tragitto, Teseo dovette affrontare diversi pericoli. Infatti, la strada era popolata da briganti e ladroni, tra questi incontrò Procuste, il quale possedeva due letti di diverse misure. Non appena catturava una persona, la posizionava su uno di quei letti. Se la vittima era grande e corpulenta, era costretta a sdraiarsi sul letto più piccolo, e Procuste tagliava il suo corpo in modo farlo combaciare con la misura del letto. Se, al contrario, il malcapitato era minuto, era obbligato a distendersi sul letto grande; per far coincidere la misura del suo corpo con quella del giaciglio, Procuste lo piallava e lo stirava, proprio come si fa con la pasta di una torta o di una pizza, slogandone prima gli arti.
Da questa vicenda nacque il termine “letto di Procuste”, che è un modo per riferirsi ad una situazione angosciosa, in cui ci si sente costretti ad adattarsi forzatamente ad un modello prestabilito. E’ dunque un processo che, per renderci conformi, ci fa soffrire storpiandoci e mutilandoci.
Hai mai incontrato Procuste? Probabilmente si, ma con un nome più moderno. Procuste simboleggia, infatti, ogni persona che non riesce a concepire che qualcuno possa essere migliore di te, così, invece di sforzarsi di crescere come persona e allargare i propri orizzonti, cerca di limitare quelli degli altri.
Procuste vuole adattare gli altri alla sua stessa mediocrità, l’unità di misura oltre la quale egli non riesce ad andare ed oltre la quale non vuole che gli altri vadano.
Come si fugge dal letto di Procuste? La “competitività negativa” supera di gran lunga la semplice competizione. Quando si trasforma in attacco, quando qualcuno ci boicotta costantemente per umiliarci o annullarci, è necessario prendere l’iniziativa e chiudere tale situazione.
Ma se fossimo noi stessi a metterci nel letto di Procuste, costringendoci ad aderire ad un modello prestabilito? A volte i nostri preconcetti possono incatenarci in questo letto di atroci sofferenze, limitando la nostra crescita personale. Infatti quanto più è forte il bisogno di chiusura, più energia si impiegherà nell’accettazione delle risposte diverse dalla nostra e nella sua difesa. La persona che sviluppa un modo di pensare molto rigido, in un certo senso, sta cercando di proteggersi, ma si sta anche precludendo la possibilità di evolvere.
Ogni volta che ci convinciamo di una verità assoluta, smettiamo di cercare in altre direzioni e, quindi, deformiamo noi stessi per adattarci alla trappola che ci siamo costruiti. Chi guida sa quanto sia importante avere un cambio non troppo duro né troppo morbido e quanto sia fondamentale, durante il tragitto, cambiare marcia a seconda delle necessità.
Cambiare prospettiva aiuta ad allargare la visione della propria realtà, ad illuminare gli angoli ciechi della nostra osservazione, a comprendere di più noi stessi, gli altri ed il mondo.
Come afferma Robin Williams nel celeberrimo film “L’attimo fuggente”: è proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE