L’altro giorno mi sono soffermato ad ammirare le foglie ingiallite planare al suolo e ricoprire il viale della celebre “Passeggiata” di Monterotondo. L’autunno è talmente innamorato dei tramonti da dipingerne uno su ogni singola foglia.
Ad alcuni però l’autunno mette così malinconia.
Per non rattristarsi per l’arrivo dell’autunno, basterebbe mettersi a testa in giù. Infatti, come al solito, cambiando prospettiva tutto potrebbe cambiare: le foglie invece di cadere dai rami sembrerebbero spiccare il volo.
Ma a proposito di foglie. Ti ricordi quella famosa poesia?
“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. Il dono della brevità non è da tutti e questo Ungaretti lo sapeva bene, era un po’ psicologo breve pure lui a suo modo. E proprio in questi versi, brevi ma intensi, come in tutte le sue poesie, richiama un’antica similitudine, che si tramanda da Omero e che riprese lo stesso Virgilio, legando la vita umana a quella delle foglie sugli alberi. Egli scrisse durante la prima guerra mondiale, però vuole farci arrivare un messaggio molto più forte, vuole dirci che non è una condizione solo dei soldati in guerra quella di essere come precarie foglie attaccate ad un ramo, ma che in generale è la vita umana a essere fragile e sempre in bilico.
Pertanto dobbiamo sempre lasciar andare qualcosa nella nostra vita, per mantenere l’equilibrio.
Ma siamo davvero così delicati?
Ebbene si, nulla al mondo è delicato come una foglia che cade e nulla è così delicato come le nostre debolezze umane. Ogni giorno siamo esposti ad un numero illimitato di pericoli, che possono farci vacillare. Perché la nostra vita è sempre in bilico.
Non siamo così dissimili dalle foglie, le loro venature assomigliano così incredibilmente alle nostre, entrambe portatrici della linfa vitale che ci anima quotidianamente. E allo stesso modo anche la nostra vita è perennemente attaccata ad un sottile ramo. Siamo in bilico perché abbiamo bisogno di equilibrio.
Sai cosa ti può insegnare una foglia?
La foglia è la forma più bella dell’apertura: si apre al sole, alla pioggia, al vento, alle stagioni, al cambiamento. Nel suo breve viaggio dal ramo alla terra pare che voglia creare un ultimo attimo di bellezza, e pure nel terrore di marcire al suolo dà alla sua caduta la leggera grazia del volo. E’ la vita capace di essere attraversata dagli scossoni e dalle cadute senza esserne distrutta. Cadendo sa che rinascerà ogni volta. E l’autunno esiste per insegnarci come si lasciano andare le cose ormai concluse.
Dovremmo osservarla più spesso la natura, perché anche una foglia che cade può insegnarti la leggera danza della vita.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE