Quanto si parla di risparmio energetico ultimamente? Anche nel mio studio di psicologo a Monterotondo molte persone includono le preoccupazioni per questa tematica, che purtroppo riguarda la nostra intera società.
Forse per tale ragione, aprendo questo articolo, ti aspetti che io ti parli di come tollerare lo stress all’apertura delle prossime bollette di gas e luce, invece voglio parlarti di un altro tipo di risparmio energetico, che chiaramente riguarda la nostra psiche.
Voglio parlarti di un nuovo modo di affrontare la vita in maniera più sostenibile, non ti serviranno grandi risorse per metterlo in atto, ma ti basterà scoprire come funziona il nostro cervello e quali sono le sue potenzialità.
Quanta energia ci serve per stare bene?
Dai primi ominidi a oggi, il nostro consumo di energia è aumentato in modo esponenziale: ma davvero per essere felici dobbiamo continuare a consumare di più?
Nella nostra società siamo arrivati ad avere un fabbisogno energetico di 100.000 kWh l’anno pro capite. In pratica siamo dei tossicodipendenti di energia: non riusciamo a smettere di consumarla. Non si parla solo di fonti energetiche, ma anche dell’energia mentale che impieghiamo per riuscire ad elaborare tutti gli stimoli da cui siamo circondati e dai quali siamo ormai dipendenti.
Ricordi quando hai acquistato il tuo smartphone? Appena tirato fuori dalla scatola, era superveloce ed efficiente, vero? Restava carico a lungo. Funzionava al massimo. Poi hai cominciato a scaricare applicazioni e a riempire la memoria di foto e video. Il sistema operativo si è congestionato e il telefono ha smesso di funzionare bene come prima. Ora ci mette più tempo a rispondere ai comandi e la batteria si scarica più in fretta. Niente nel tuo telefono funziona più come quando era nuovo. Il nostro cervello non è poi così differente, anche perché la tecnologia si sviluppa proprio sullo studio del nostro cervello.
Abbiamo un cervello impostato al risparmio energetico
Il nostro cervello non possiede solo meccanismi di apprendimento, ma anche dei meccanismi atti a cancellare i ricordi “inutili”. Tutto ciò viene compiuto per risparmiare energia. In pratica, il nostro cervello elimina tutto ciò che non gli serve, cancella tutti i ricordi inutili, per fare spazio e funzionare in modalità “risparmio energetico”.
Proprio come un contatore in sovraccarico, non conviene sovraccaricare il cervello con troppe informazioni, perché in questo modo non si farà altro che ostacolare l’apprendimento. È meglio concentrarsi su una cosa alla volta e solo quando l’apprendimento è consolidato, andare avanti.
Inoltre è bene dare delle priorità. Sicuramente, visti gli ultimi aumenti, in casa stai più attento a selezionare quali elettrodomestici attivare e a spegnere le luci superflue. Allo stesso modo è importante creare associazioni significative. Quindi non devi accumulare troppe informazioni, perché il cervello le considererà inutili o superflue. Il cervello ha bisogno di collegamenti logici piuttosto che di tante informazioni sovrapposte, in modo tale che possa creare nuovi schemi neurali, ampliando quelli esistenti.
Da oggi imposta la tua vita in modalità risparmio energetico
A causa dello stile di vita della nostra società, siamo attivi 24 ore su 24, sette giorni su sette, siamo bombardati giorno e notte da stimoli di tutti i tipi. Questo continuo monitoraggio dei pericoli e di iper-reazione alle minacce mantiene il corpo in un costante stato di emergenza, indebolendo la nostra energia e, di conseguenza, diminuendo la nostra concentrazione. Quindi, se l’energia nel cervello cala, il tuo corpo rilascia ormoni dello stress per gestire l’emergenza.
Diventi distratto, strilli contro chi ti circonda, dimentichi cosa stavi facendo nel bel mezzo dell’azione stessa e poi cedi a una fortissima voglia di zuccheri, mangi uno snack e alla fine ti vergogni di tutto quello che hai fatto. Tutto quello che le persone che si rivolgono a me etichettano come “stress”.
Gli scienziati hanno dimostrato che esiste un numero limitato di decisioni che puoi prendere in un giorno, prima di raggiungere lo stato di “affaticamento decisionale”. Dal momento che ogni decisione richiede energia, se sei stanco, affamato o hai già preso molte decisioni, finisci l’energia e cominci a fare scelte sbagliate.
Quindi, in un mondo iper-tecnologico, ritorna utile la saggezza degli antichi: “Chi troppo vuole niente stringe”. Ricordati che per illuminarti d’immenso, a volte, devi illuminarti di meno, perché non puoi consumare te stesso quando il gioco non vale la candela.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE