“Sono poche le persone che io amo veramente, e ancora meno quelle che stimo. Più conosco il mondo, più ne sono delusa, ed ogni giorno di più viene confermata la mia opinione sulla incoerenza del carattere umano, e sul poco affidamento che si può fare sulle apparenze, siano esse di merito o di intelligenza.”
Queste parole così dure e piene di sfiducia provengono da un’opera letteraria molto famosa: quella di Jane Austen.
E’ difficile non condividerle in un mondo che sembra sempre più alla deriva, non è vero?
Sento dire spesso qualcosa di simile dalle persone che seguo, tra i meandri del mio studio a Monterotondo. Tutti crediamo di vivere in un mondo fuori controllo, dove sono tutti pazzi.
Ma torniamo alla nostra Jane Austen.
In una sua celebre opera accomuna il pregiudizio all’orgoglio, indice di come spesso l’uno sia la conseguenza dell’altro.
L’opera, Orgoglio e Pregiudizio, mostra proprio come talvolta la nostra cultura, istruzione e tradizione possano innalzarci al di sopra di chi ci sta intorno portandoci ad avere preconcetti verso gli stessi e a precluderci il piacere di nuove esperienze e conoscenze.
E’ possibile che l’orgoglio ed il pregiudizio deformino il mondo che ci circonda?
Mi spiego meglio.
Prova ad immaginare questa scena: sei davanti ad una finestra, vuoi ammirare il paesaggio davanti a te, ma anziché scostare le tende, ti ostini a tenerle chiuse.
Vuoi vedere cosa si cela oltre quei vetri, sai che potrebbe esserci molto più di quel che immagini oltre quelle spesse tende, ma continui a serrarle davanti ai tuoi occhi. E’ una questione di orgoglio, qualcosa dentro ti dice che “è meglio fare così”, d’altronde ti sei già affacciata molte volte, sai bene cosa c’è oltre quella vetrata, meglio non perdere tempo.
Il pregiudizio abbraccia l’orgoglio ogni qualvolta che si prova il bisogno di proteggere sé stessi, la propria identità e le proprie rassicuranti certezze nei confronti del nuovo, del diverso e di tutto ciò che è percepito come una potenziale minaccia per il proprio senso di sicurezza e di identità.
Ma quindi ho troppi pregiudizi io o gli altri corrispondono ai miei pregiudizi?
Rifletti: il mondo è stato sempre caratterizzato da mille incertezze e l’uomo con tutte le sue forze ha sempre tentato di superarle inventando delle credenze sempre più “realistiche ed affidabili”, ma ogni volta che queste credenze vengono confutate, sembra crollare con esse la realtà che sorreggevano con così tanto apparente vigore.
Sarai d’accordo con me che la nostra società si trova in un periodo storico, economico, culturale, sociale e climatico fortemente incerto, questo ha portato alla caduta di molte delle nostre “certezze”, che fino ad ora ci hanno guidato e sostenuto.
Di conseguenza, quando cadono i valori perdiamo fiducia in quel che ci circonda, comprese le persone che appartengono a quel contesto, e tentiamo comunque di continuare ad interpretare quel mondo “come una volta”.
Quindi non sei tu ad essere troppo pregiudicante, né sono gli altri a calzare alla perfezione i tuoi pregiudizi, ciò che stona è la chiave di lettura passata con la quale si vuole interpretare il presente.
Chiamiamo folle tutto ciò che non segue la nostra logica, ma, come diceva Goethe, la pazzia, a volte, non è altro che la ragione presentata sotto diversa forma.
Ma allora, prima di lasciarmi, illuminami Federico, cosa devo fare per vedere oltre i miei pregiudizi, che mi fanno etichettare tutto ciò che non posso comprendere in follia? Come posso abbandonare l’orgoglio di essere l’unico superstite in un mondo in avaria?
Vuoi davvero saperlo?
Prendo in prestito le parole di Galileo Galilei: “Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono”.
E tu? Guarderai quel che credi o crederai in ciò che guardi?
Se hai curiosità o domande chiedi pure e se ti interessa rimanere aggiornato settimanalmente, su temi relativi al benessere ed alla psicologia, puoi Iscriverti alla Newsletter sul sito www.federicopiccirilli.it
Se hai voglia puoi lasciare anche il tuo passaggio e il tuo feedback sulla Pagina Facebook Dott. Federico Piccirilli.
Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE