Qual è il luogo dove finalmente provi quella sensazione paradisiaca di comodità? Forse, dopo una lunga giornata di lavoro, potrebbe essere il tuo comodo divano, oppure, nelle fredde sere d’inverno potrebbe essere il tepore delle coperte, oppure, per rimanere in armonia con le temperature attuali, il tuo luogo ameno della stagione potrebbe essere nei pressi del condizionatore.
Tutti abbiamo le nostre comfort zone: la nostra casa, un luogo particolare, una stanza, l’amica di sempre, la mamma, una città, il partner, il cane, la “giornata tipo”, un libro.
Questo è la comfort zone: un luogo in cui ti senti a tuo agio e in cui hai la “certezza” che non correrai nessun rischio, perché in quel luogo protetto e familiare o con quella persona non potrà “mai” accadere nulla.
Il senso di familiarità ci fa stare tranquilli, ci fa sentire padroni della situazione. Quando “conosciamo” ciò che ci circonda abbassiamo le nostre difese, ci rilassiamo e percepiamo un senso di benessere. Invece quando ci esponiamo oltre la nostra comfort zone percepiamo uno stato di ansia e un alto livello di rischio.
Tuttavia, però, i saggi dicono che la vita inizi dove la tua comodità finisce e che, infatti, le strade dritte non hanno mai prodotto piloti esperti.
La serafica comodità della comfort zone a volte può divenire una prigione sempre più stretta, perché una vita prevedibile, gestibile, controllabile, conoscibile, a lungo termine, rende la nostra vita piatta e senza stimoli.
Riconoscere quali siano le nostre paure, dietro cui ci nascondiamo, è il primo passo per capire se invece di vivere stiamo sopravvivendo in un perimetro di sicurezza stabilito, che di certo protegge dalla possibilità di sbagliare (se abbiamo deciso di credere che l’errore esista) ma altrettanto tenacemente preclude la vita invece che stimolarla.
Ma quindi, quali sono i vantaggi di uscire dalla comfort zone?
Sperimentare noi stessi in altri luoghi o situazioni, conoscere meglio noi stessi, le nostre reazioni e le nostre emozioni, scoprire nuove parti di sé e nuove possibilità di essere, scoprire nuove possibilità di agire, individuare le nostre risorse, apprendere il nuovo. Ingredienti essenziali per cambiare ed evolvere.
Ma attenzione alle controindicazioni !! Non dimenticare mai che non ci si può allontanare dalla comfort zone all’improvviso. Fa male balzare di colpo dal divano al suolo, fa male strapparsi di dosso le calde coperte per buttarsi tra le algide braccia delle mattine invernali, come anche fa male tuffarsi sotto i raggi solari dopo una lunga esposizione al freddo polare del condizionatore.
Ricorda la bellezza dei piccoli passi, tanto cari a Lao Tsu, che diceva che “Ogni lungo viaggio inizia con un primo passo”.
L’obiettivo non è abbattere drasticamente la comfort zone ma allargarla gradualmente per aumentare e allargare il nostro stato di benessere.
E’ questa la microscopica sfida, che ti propongo di mettere in atto sin da oggi: fai ogni giorno qualcosa che ti fa paura. Fai ogni giorno qualcosa di “scomodo”, di diverso dalla tua routine.
Perché in fondo questa è la vera magia: aspettarsi dalla vita sempre l’inaspettato.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE