Conosci lo scacciapensieri indiano? E’ un oggetto dalle origini antiche. Ed esplorando misteriose leggende, tra cui quelle degli Indiani d’America, si può scoprire che questo particolare strumento serviva per dissolvere le energie negative, favorire la crescita spirituale delle persone e proteggere non solo i sogni positivi, ma tutte le sfere dell’esistenza e gli stati di coscienza. E forse vi starete chiedendo cosa c’entra tutto questo con la psicologia?
C’entra col fatto che, spesso, troppo spesso, le persone nel mio studio di Monterotondo oppure online mi parlano proprio di pensieri negativi e mi chiedono di “scacciarli”. Ora, non penso sia necessario premettere che mi sono stati conferiti diversi titoli, ma non quello di mago, quindi lo scacciapensieri possiamo prenderlo in considerazione solo come un’affascinante metafora per parlare dell’argomento di oggi: i pensieri.
Pensaci: abbiamo la testa talmente piena, talmente occupata, che non ci rendiamo conto a che punto il nostro cuore è pesante, congestionato da emozioni che spesso non riusciamo nemmeno a definire con chiarezza, o quanto il nostro corpo soffre e viene messo a tacere. Siamo talmente impegnati a rincorrere i nostri impegni e i nostri pensieri (passati e futuri), che ci scordiamo di noi, di ciò che conta, di come vorremmo trascorrere la nostra vita…
Quando i pensieri diventano “brutti e cattivi”?
Esistono pensieri cattivi, negativi e tossici? Dipende. Capita a tutti di avere un pensiero negativo, può essere passeggero e non per forza ci danneggia, ma quando lo si lascia “vagare” nella mente questo provoca una sorta di reazione a catena, generandone altri, fino a quando non ci troveremo ad avere un vulcano di pensieri negativi pronto ad eruttare. Si accumulano lentamente, come i panni sporchi nel cesto, e fino a quando non decidiamo di lavare tutto questi continueranno a crescere a dismisura.
L’accumulo di troppi pensieri negativi influenza inevitabilmente tutte le nostre emozioni, i nostri comportamenti e ci porta ad esaurire le energie, a sfiancarci, e quando i pensieri sono troppi, quando non li affrontiamo questi diventano abbastanza forti da sopraffarci definitivamente.
Il problema principale è che a volte diventano automatici e senza renderci conto ci tolgono vitalità, creatività e ci fanno sentire stanchi e svogliati. Spesso condizionano anche le nostre scelte, ci manipolano al punto di farci credere di non poter più fare nulla, ci chiudono in prigioni illusorie. “Quando un pensiero ti domina lo ritrovi espresso dappertutto, lo annusi perfino nel vento” afferma Thomas Man.
Come si lavano via i pensieri negativi?
Quando si affaccia un pensiero negativo dovremmo subito considerarlo importante per non vederlo accumulare (proprio come succede con la cesta della biancheria sporca) e non cercare di cacciarlo pensando ad altro o facendo altro, perché lui si ripresenterà e insieme a lui ci sarà sicuramente qualche altro pensiero negativo legato al fatto di averlo ignorato o di averlo affrontato attraverso delle “distrazioni”, magari gettandosi sul cibo o peggio su alcol o droghe…
Dare ascolto al nostro corpo è necessario, perché ci permette di entrare in quello stato interiore, che spinge ad essere più autentici, più noi stessi. Questo benessere interiore, che corrisponde con la nostra voce più autentica, ci spingerà poi gradualmente a rispolverare tutte quelle risorse che avevamo messo da parte in fondo al cassetto. Ci permetterà di ascoltare la nostra creatività.
La creatività è divertimento, espressione, libertà, spensieratezza, e più lasciamo spazio alla creatività, all’inventiva, alla nostra espressione artistica personale, e più ci apriamo al nostro essere interiore. Avere una certa elasticità di pensiero aiuta a trovare più facilmente delle soluzioni ai propri problemi, dà maggiore senso di fiducia nelle proprie capacità e quindi aumenta l’autostima. Inoltre aiuta a tenere sotto controllo stress e ansia ed aumenta la qualità di vita.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE