Ti sei accorto che in giro ci sono sempre più persone arrabbiate? Arrabbiate con se stesse, arrabbiate con gli altri, arrabbiate con la vita.
Anche molte persone che si rivolgono a me, nel mio studio di Monterotondo oppure online, dicono di provare spesso tantissima rabbia, che non sanno gestire.
Infatti quest’emozione ti può portare a perdere il controllo, a pentirti di come hai reagito e a vergognarti delle tue azioni. Forse per questo non sta tanto simpatica a nessuno.
In effetti la rabbia genera sempre un’energia molto forte, però ti voglio far riflettere su una cosa: “La rabbia è un’ottima amica ma una pessima consigliera!” ed è per questo che con un po’ di allenamento si può imparare a canalizzare questa energia, così da trasformarla in una risorsa utile e costruttiva.
Cosa NON fare con la rabbia
Ci sono tre cose da non fare in caso di rabbia:
1. Sfogarti con qualcuno lamentandoti, perché fa aumentare la rabbia.
2. Razionalizzare e pensare lucidamente in quel momento, perché è impossibile.
3. Provare ad esprimerla liberamente, perché non solo non è efficace, ma è deleterio.
Quando sei arrabbiato con una persona, litigare con lei, sfogarti o lamentarti con qualcuno per i torti subiti o continuare a rimuginarci sopra, servirà solo a farti arrabbiare ancora di più, aumentando la tua convinzione di aver effettivamente subito un ingiustizia.
Infatti la rabbia è impossibile da reprimere, mentre esprimerla liberamente la fa aumentare.
Tutta l’energia “esplosiva” tipica della rabbia viene generata dal nostro corpo per un motivo: capire che abbiamo bisogno di fare qualcosa, quindi nasce per farci reagire a ciò che ci sta scatenando una reazione così forte. Attenzione però: in questo, la rabbia funziona per contraddizione, quindi è importante non fare mai la prima cosa che ci viene in mente! Anzi, spesso, è meglio evitare anche la seconda.
Imparare a trasformare la rabbia
Per trasformare la rabbia in un’inaspettata quanto forte alleata è necessario:
– Imparare ad ascoltare la rabbia, per capire cosa l’ha scatenata. La rabbia è come un campanello d’allarme che ci chiede di prestare attenzione. Se qualcosa ci ha fatto arrabbiare, vuol dire che ci ha fatto male, e quindi è bene approfondire quella determinata situazione.
– Trasformare la rabbia da veleno, che ti può portare a esplodere e perdere il controllo, o a implodere e bruciare dentro, a forza ed energia che ti permetta di difendere quei valori che per te sono importanti.
– Scrivere lettere di Rabbia.
“Scrivere abbassa la febbre del sentire” diceva Cioran. Infatti, come precedentemente detto, quando la potenza distruttiva della rabbia è troppo elevata, se cerchiamo di calmarci o ricorrere a ragionamenti razionali finiamo per venirne travolti e farla aumentare.
Invece le lettere di rabbia permettono di incanalare la rabbia e di lasciarla defluire, in modo che non ti porti a perdere il controllo e compiere azioni di cui potresti pentirti.
Le lettere di rabbia sono lettere avvelenate di rabbia nei confronti di chi siamo iracondi. Perché questo esercizio abbia effetto dobbiamo lasciarci andare e scrivere tutto quanto ci verrebbe da dire alla persona con cui siamo arrabbiati, nella maniera più viscerale e cattiva di cui siamo capaci. Senza esclusione di insulti, parolacce e offese. Tali lettere andranno poi chiuse, evitando di rileggerle, e buttate o se vuoi, con un rituale più simbolico, bruciate.
Certo, questa pratica richiede del tempo, ma non esistono rimedi miracolosi, e quando la rabbia è davvero eccessiva, vale la pena investire del tempo per gestirla, stare meglio ed evitare di compiere qualche azione di cui poi potrai pentirti.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE