La Natura è uno specchio, dove costantemente possiamo intravedere la nostra essenza. Hai mai fatto caso alla somiglianza tra un essere umano e un albero? Chioma, tronco, radici, linfa vitale… Inoltre fin da quando l’essere umano ha iniziato a lasciare traccia del suo passaggio sulla Terra, l’Albero è stato presente nei miti, nelle leggende e nei reperti archeologici. E’ stato chiamato in vari modi: l’Albero della Vita, l’Albero della Conoscenza, l’Albero del Paradiso, l’Albero dell’Universo. E come dimenticare il nostro albero genealogico, da cui tutta la nostra storia si plasma e si modifica costantemente?
In autunno, più che mai, mi viene da pensare al legame che lega l’uomo all’albero. La ricchezza e la vitalità di questo simbolo è straordinaria. Le associazioni più frequenti relative al suo significato sono la crescita, che può avvenire dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso, ma anche la vita e lo sviluppo, dato che l’albero può essere una fonte di protezione, ombra, riparo, può donare frutti nutritivi o essere fonte di vita e di solidità. L’albero si radica, è inamovibile, ma al tempo stesso è in divenire in un continuo processo di morte e rinascita.
Ma cosa accade se trascuri le tue radici a favore del fogliame? Probabilmente al primo vento sarai destinato a cadere. Le nostre radici sono la lingua che parliamo, gli atteggiamenti che assumiamo, le percezioni che abbiamo, il tipo di difese che prevalentemente usiamo quando fronteggiamo gli ostacoli, il mestiere di vivere insomma, non possiamo garantire al nostro albero una crescita prospera prescindendo dalle radici, sono il nostro nutrimento, un passato che influenza il presente e che, a volte, può addirittura ostacolare il futuro.
Sicuramente conosci bene le tue radici e, spesso purtroppo, proprio perché le conosci, sai bene che non puoi cambiarle. Per questo ti suggerisco di coltivare il tuo terreno. Il terreno rappresenta il tuo presente: dove vivi, i luoghi che frequenti e ciò che ti piace fare giorno per giorno.
E’ lì, in quel terreno, che ti chiedo di ammirare la maestosità del tuo tronco. Il tronco simboleggia ciò a cui dai valore, quello di cui ti importa, le tue competenze ed abilità. Sono le tue capacità fisiche, intellettuali e relazionali.
E poi non dimenticare di alzare gli occhi al cielo, perché sono da lì ammirerai i tuoi rami, che sono le tue speranze, i tuoi sogni e i tuoi desideri per te stesso e per gli altri. Infatti sui tuoi rami troverai le tue foglie, ovvero le persone importanti per te. Vedrai che con il tempo quei rami ti daranno dei gustosi frutti, cioè i e i contributi che gli altri daranno alla tua vita, essi si reggeranno bene solo se le tue speranze, i tuoi sogni e i tuoi desideri diverranno così solidi da trasformarsi in obiettivi.
E poi, se vorrai, ci sarò io, un umile giardiniere, ho un piccolo stanzino pieno di fertilizzante nel mio studio di Monterotondo, perché a volte non è facile coltivarsi. A volte il giardino della tua anima può sembrarti una landa desolata e triste, dove nessuna farfalla viene a rallegrare l’aria con il suo dolce volo, ma, come dice Mario Quintana, il segreto è non correre dietro alle farfalle. È curare il giardino perché esse vengano da te.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE