Non è possibile essere d’accordo su tutto con tutti, spesso è inevitabilmente pensare in maniera diversa rispetto agli altri. D’altronde pensarla in maniera diversa può rivelarsi anche utile, perché ci pone davanti ad un’opportunità di crescita e ad una possibilità di vedere le cose da punti di vista differenti.
Tuttavia, però, molte persone, che seguo nel mio studio di psicologo a Monterotondo o online, mi dicono che spesso quando si trovano davanti a qualcuno che non la pensa come loro provano una forte sensazione di disagio.
Ed è proprio così. Quando qualcuno non la pensa come te hai davanti due strade: puoi scegliere di rimanere fedele ai tuoi principi oppure nascondere ciò che pensi davvero, per amore del quieto vivere o per paura di deludere gli altri.
Essere sinceri o non esserlo? Avere il coraggio di mostrare ciò che si è realmente o nascondersi?
Sono domande legittimi da porsi, soprattutto in una società dove l’apparire può condizionare pesantemente l’essere. Ma la domanda più importante da farsi è: vale davvero la pena di mentire a se stessi?
Abbiamo paura a di no, abbiamo paura a dire il contrario, a disobbedire, a contraddire e tutto ciò nasce dalla paura di non essere accettati. Ad ogni rifiuto ci sentiamo allontanati, sminuiti, emarginati. È come se quel “no” non fosse rivolto all’oggetto della discussione in corso, ma a noi stessi, come se fossimo noi ad essere rifiutati, come se ad essere giudicato fosse il nostro valore. Bene – male. Giusto – sbagliato. Bravi – cattivi.
Il problema è che, nella lingua italiana, “rifiuto” rimanda anche al concetto di “immondizia”. Per questo nel nostro immaginario collettivo l’idea di poter essere rifiutati pesa molto sulla nostra autostima. Ed è per questo che le persone, come strategia di difesa, preferiscono mentire a se stessi e rinnegare le proprie idee per evitare di deludere gli altri e sentirsi “scartati”.
La paura del rifiuto ci fa fare molte cose insensate
Molte persone, per paura del rifiuto, fanno un lavoro che detestano, hanno sposato una persona che non amano, vivono una vita insoddisfacente… Insomma hanno fatto una serie di piccoli “compromessi”, che le hanno portate a rinnegare se stesse.
Ma come si può evitare questa tragica fine? Bisogna essere sicuri del proprio valore. Provare a soddisfare gli altri mentendo a te stesso, a lungo termine, significa farti violenza, rifiutare una parte della tua identità, non riconoscere il tuo valore.
Anche perché “quando siamo davvero noi stessi, tante persone si allontanano, ma questo crea lo spazio necessario affinché le persone giuste possano arrivare”.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE