Il peso della Valigia

Forse l’argomento più discusso di questo periodo è quello delle vacanze. L’estate orienta sempre verso questa tematica, tant’è che anche durante le mie sedute, nel mio studio di Monterotondo oppure online, si parla spesso di viaggi: qualcuno ha paura di partire, qualcuno di prendere l’aereo, altri sono stressati nel dover preparare le valigie ed altri ancora sono tristi per averle già finite le vacanze oppure, peggio ancora, mai iniziate…

Sembra che di viaggi e di valigie si parli solo d’estate, ma in realtà tutti noi siamo in un viaggio perpetuo: la vita. E, senza nemmeno accorgercene troppo, portiamo con noi un’enorme valigia, che, quotidianamente, facciamo e disfacciamo. 

A volte quello che ci ostacola nel nostro viaggio è proprio il peso della valigia. E’ difficile riempirla o alleggerirla efficacemente se non sappiamo dove stiamo andando.

“Mi ritrovai per una selva oscura, che la dritta via era smarrita”

Dentro a noi stessi. Quante volte abbiamo avuto il coraggio, la volontà e la voglia di andarci?

E la tenacia di rimanerci per tutto il tempo necessario per vedere, per capire, per cambiare?

E’ un viaggio riservato agli eroi, ai coraggiosi, ai valorosi. Un viaggio che fa nascere poeti, scoprire tesori, sconfiggere draghi, abbandonare pesi inutili.

E’ giunta l’ora di intraprendere questo viaggio.

Non è più tempo di trovare cause, colpevoli o di distrarsi con la creazione di nuove fughe. Immergiamoci. Nelle profondità delle nostre vite. La superficie la conosciamo molto bene e non ci ha dato nulla di arricchente.

E’ la nostra profondità quella da esplorare ora. Le nostre paure, le preoccupazioni, i fastidi, i malanni fisici, le relazioni dentro e fuori dalle nostre case, i desideri, i ricordi, le nostre mancanze, i nostri doni, le abitudini, i ritardi, la nostra pigrizia, l’incoerenza, il disimpegno, la noncuranza.

Dobbiamo divenire gli osservatori del nostro mondo interno. I vigilanti, i custodi, i cantastorie, i guardiani della nostra interiorità.

E se siamo fermi, impauriti, arrabbiati, addolorati, allora è il momento giusto per partire. Già da ora. Questo tempo è giunto per sperimentare un viaggio nuovo. L’unico possibile per poter cambiare rotta. Per scorgere la via da seguire. 

Nella Divina Commedia di Dante alla fine dell’Inferno si legge “e quindi uscimmo a riveder le stelle”. E allora conquistiamocele queste meravigliose stelle.

Ma come si affronta il viaggio della vita?

Come già detto, con noi abbiamo una valigia speciale, il nostro bagaglio interiore, necessario per poter partire da qualsiasi punto di partenza, senza nemmeno sapere dove andare. E iniziare il cammino che ci porterà a togliere i veli della non comprensione di noi stessi e a guardarci con occhi nuovi. Quelli dell’amore. Che ci mostreranno in modo evidente come trovare ognuno la propria strada.

“La strada per la nostra destinazione non è sempre diritta. Prendiamo il percorso sbagliato, ci perdiamo, ci voltiamo indietro. Forse non importa su quale strada ci imbarchiamo. Forse quello che conta è che ci si imbarchi” dice Barbara Hall.

In ogni caso trovare la propria strada è il desiderio di tutti. Riuscire a scorgerla e imboccarla sono due passi fondamentali nella vita di ogni individuo. Rappresentano la fonte della realizzazione, della quiete interiore, del sentirsi a casa. 

Nel tragitto che abbiamo intrapreso, grazie al nostro bagaglio interiore, troveremo tanti sassolini per strada che ci indicheranno la via. Può essere che a volte imbocchiamo il sentiero sbagliato, ma anche perdersi è importante nella ricerca, probabilmente abbiamo deviato per raccogliere tesori che non avremo potuto trovare in nessun altro luogo.

Sul frontone del tempio di Apollo a Delfi si trovava questa massima successivamente resa celebre in latino come “Nosce te ipsum”, ovvero “Conosci te stesso”, ma in realtà “Diventa ciò che sei”, è l’altra interpretazione del Conosci te stesso e ci invita a conoscere le nostre potenzialità e virtù facendo fiorire ciò per cui siamo nati.

Quando tutti i pezzi del puzzle sono nelle nostre mani la composizione avviene in modo fluido e naturale. E comprendiamo che è proprio quella la strada per noi perché nella nostra interiorità fioriscono solo quiete, appagamento, entusiasmo, forza vitale.

Riuscire a trovare la propria strada è una conquista importante che spesso richiede tempo, pazienza e grande impegno. Come diceva Goethe: “Non è abbastanza fare dei passi che un giorno ci condurranno alla meta, ogni passo deve essere lui stesso una meta, nello stesso momento in cui ci porta avanti”.

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Buon vento 😉

Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Terapie Brevi

Terapia a Seduta Singola

Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE