Il chiodo fisso

Hai mai pensieri su cose che vanno al di là del tuo controllo? Pensi mai, costantemente, a qualcosa che ti è successo o che potrebbe succederti? 

E magari questi pensieri non si “fermano” qualsiasi cosa tu faccia, vero? Magari ti trovi a ripetere più e più volte le stesse azioni senza una vera ragione?

E per caso, quando ti capita ciò, cerchi la rassicurazione e il conforto di familiari o amici?

Forse allora potresti trovarti nella situazione di molte delle persone, che si sono rivolte a me nel mio studio di Monterotondo oppure online

Infatti le ossessioni e le compulsioni costituiscono fenomeni comuni ed estremamente diffusi e sono dolorose, strazianti ed inaccettabili sia per chi personalmente ne soffre, sia per chi indirettamente ne è a contatto.

E’ un pensiero “puntina” o un pensiero da “chiodo fisso”?

Non fissarti. Non sempre si può parlare di ossessioni e compulsioni. Capita a tutti di avere un pensiero, ma, io sto parlando di quando lo si lascia “vagare” nella mente, fino a provocare una sorta di reazione a catena, generandone altri, per originare un vero e proprio vulcano di pensieri, pronto ad eruttare

In questi casi, infatti, i pensieri si accumulano lentamente e, come i panni sporchi in lavanderia, fino a quando non decidiamo di lavarli, cresceranno a dismisura.

Nel frattempo, oltre a crescere, influenzano tutte le nostre emozioni, i nostri comportamenti e ci portano ad esaurire le energie, a sfiancarci…

Chi soffre di disturbo ossessivo tenta costantemente di avere tutto sotto controllo. Vuole addirittura controllare anche ciò che è al di fuori della portata di chiunque, dimenticando che l’eccesso di controllo conduce inesorabilmente alla perdita di controllo.

Cosa non fare con un chiodo fisso

Le persone tendono a reagire attraverso il pensiero, formule mentali o azioni compulsive, nel tentativo di ridurre le proprie paure. Ad esempio è molto frequente mantenere in un certo ordine gli oggetti, evitare la contaminazione tramite la stretta di mano, controllare la chiusura del gas , delle porte di casa o della macchina, evitare la possibilità di fare del male a qualcuno o di poterlo uccidere, etc. 

Quindi la paura, a sua volta, porta il soggetto a creare dei veri e propri rituali di carattere compulsivo con lo scopo di allentare la paura di perdere il controllo e la persona non riesce a farne a meno, anche se si rende conto che il rituale non ha senso ed è irrazionale.

La caratteristica distintiva del disturbo ossessivo-compulsivo è che la persona dopo un po’ non teme più la paura originaria, ma è l’impossibilità di cessare l’esecuzione dei rituali a spaventarla.

Anche i familiari potrebbero assumere un ruolo all’interno di questa situazione. Si pensi al caso in cui sono costretti a seguire tutti i rituali della persona per rassicurarla. E, in questo caso, l’intervento dello psicologo potrebbe richiedere proprio la collaborazione dei familiari per risolvere il problema.

In ogni caso, come dice Thomas Mann, “Quando un pensiero ti domina lo ritrovi espresso dappertutto, lo annusi perfino nel vento”. Pertanto l’unico modo per non cadere in questa trappola e farci sommergere da un mare di lava, fatto di pensieri negativi, che intaccano la nostra autostima e deteriora la nostra qualità di vita, è quello di intervenire, con l’aiuto di un professionista, in tempo per fermarli.

Se hai curiosità o domande chiedi pure e se ti interessa rimanere aggiornato settimanalmente, su temi relativi al benessere ed alla psicologia, puoi Iscriverti alla Newsletter sul sito www.federicopiccirilli.it

Se hai voglia puoi lasciare anche il tuo passaggio e il tuo feedback sulla Pagina Facebook Dott. Federico Piccirilli.

Buon vento 

Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Terapie Brevi

Terapia a Seduta Singola

Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE