Giovani Adulti

Conosci qualcuno che sopraffatto dalle aspettative della società, dei familiari o di sé stesso, che pongono sulla sua vita una pressione che lui non riesce a gestire? Forse ha cambiato più volte lavoro, magari si è trovato a dover affrontare decisioni importanti che lo hanno spinto a riflettere più a fondo su chi sia realmente. Potrebbe non sentirsi in linea con i suoi sogni giovanili o con la visione che aveva del futuro.


Il fatto di non sapere cosa vuole fare nella vita può derivare da molteplici fattori: una mancanza di esperienze significative, un fallimento o una delusione che lo hanno portato a dubitare delle proprie capacità, o anche il bisogno di esplorare più a fondo ciò che lo appassiona veramente. A volte, si vive una sorta di “crisi” esistenziale, che può essere paragonata a un momento di transizione, in cui ci si interroga profondamente su cosa voglia davvero dalla propria esistenza.

In definitiva, la vita di una persona che non sa chi è e cosa vuole fare non è una condanna, ma una fase che molti attraversano. Con il tempo e con il supporto giusto, è possibile riscoprire se stessi e trovare la strada che risuona più autenticamente con i propri desideri e le proprie passioni.


Molte persone che si rivolgono a me, nel mio studio di Monterotondo oppure online, mi raccontano di essere in crisi, fuori luogo e fuori tempo. Tuttavia, però, questo accade soprattutto in una specifica fascia d’età: quella dei giovani adulti.

Chi sono i giovani adulti?

I giovani adulti sono generalmente considerati quelle persone che si trovano in una fase di transizione tra l’adolescenza e l’età adulta piena, un periodo che solitamente va dai 18 ai 30 anni. Si tratta di un’età complessa, caratterizzata dalla ricerca di indipendenza, dalla costruzione dell’identità personale, e da un periodo di esplorazione riguardo alla carriera, alle relazioni e ai propri valori.


Durante questo periodo, i giovani adulti affrontano sfide significative, come il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro, l’inizio della vita professionale, la gestione della propria indipendenza economica e l’assunzione di responsabilità adulte. Molti, in questa fase, decidono di vivere da soli o di mettersi in gioco in relazioni sentimentali e amicizie più mature.


Il giovane adulto si trova a confrontarsi con il cambiamento e la costruzione del proprio progetto di vita. A volte, questo periodo può essere anche segnato da incertezze o dubbi esistenziali, come nel caso del trentenne che non sa cosa fare della sua vita, ma è anche un momento di crescita, di ricerca e di apprendimento.


In termini sociologici, la definizione di giovane adulto può variare leggermente a seconda della cultura e delle circostanze economiche, ma generalmente, i giovani adulti sono visti come persone che stanno sviluppando le competenze, la stabilità e la consapevolezza necessarie per diventare membri adulti a tutti gli effetti della società.


Un trentenne che non sa chi è e cosa vuole fare nella sua vita si trova in una fase di grande confusione e incertezze. Questo periodo potrebbe essere segnato da un senso di smarrimento, come se si fosse persi in un mare di domande senza risposte. A 30 anni, ci si aspetta che una persona abbia raggiunto una certa stabilità, che abbia chiaro un percorso, una carriera, o delle ambizioni personali. Ma per alcune persone, questa chiarezza tarda ad arrivare, o può addirittura mancare completamente, soprattutto in una società complessa come la nostra.

Come i giovani adulti possono affrontare la loro crisi esistenziale?

Non sapere chi si è può generare frustrazione e insicurezza, ma può anche essere un’opportunità di crescita. È una fase di ricerca e di scoperta, che potrebbe portare a una maggiore consapevolezza di sé e a una nuova direzione, più autentica e soddisfacente. In queste circostanze, non è raro che ci si trovi ad affrontare una fase di introspezione, dove si cercano risposte nelle esperienze quotidiane, nelle relazioni, o anche nel tempo trascorso da soli.


Infatti una delle prime cose che i giovani adulti possono fare è accettare che non tutto nella vita è certo e prevedibile. La crisi esistenziale spesso nasce dalla paura dell’incertezza o dal desiderio di avere risposte immediate. Imparare a convivere con il “non sapere” e riconoscere che la vita è un percorso in continua evoluzione può ridurre l’ansia e permettere di affrontare la crisi con maggiore serenità.


Prendersi del tempo per riflettere su se stessi è fondamentale. La crisi esistenziale può essere il risultato di una mancanza di comprensione di sé. Tecniche come la scrittura riflessiva possono aiutare a esplorare i propri pensieri, desideri e paure. Capire cosa ci rende felici, cosa ci spaventa e quali sono i nostri valori principali è un passo importante per affrontare la crisi.

Spesso, queste incertezze possono anche essere stimolo a prendere decisioni più coraggiose, a intraprendere nuovi percorsi o ad abbandonare vecchi schemi che non soddisfano più. La paura del fallimento o dell’incertezza può sembrare paralizzante, ma può anche essere il motore che spinge a cambiare, a cercare un vero scopo nella propria vita. Stabilire obiettivi piccoli e realisti a breve termine può ridurre il senso di sopraffazione. Avere obiettivi concreti aiuta anche a dare un senso di direzione alla vita e aumenta la motivazione.


I giovani adulti che imparano a esplorare se stessi, a gestire le proprie emozioni, a chiedere aiuto quando necessario e a vivere con un atteggiamento di curiosità e accettazione verso le incertezze della vita possono superare questo periodo di difficoltà con maggiore consapevolezza e resilienza.
In definitiva, la vita di una persona che non sa chi è e cosa vuole fare non è una condanna, ma una fase che molti attraversano. Con il tempo e con il supporto giusto, è possibile riscoprire se stessi e trovare la strada che risuona più autenticamente con i propri desideri e le proprie passioni.

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Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Terapie Brevi

Terapia a Seduta Singola

Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE