Come si definisce quella situazione in cui ci si giura rispetto e fedeltà reciproca? Monotonia.
Scusate, piccolo lapsus freudiano: volevo dire monogamia.
Nel mio studio di Monterotondo arrivano sempre più coppie.
La vita della coppia si basa su degli accordi impliciti, che ne garantiscono l’equilibrio e la sopravvivenza, ma cosa accade quando per “tirare avanti” la coppia tradisce?
Le “tentate soluzioni”, come ci insegna la terapia breve strategica, rappresentano quelle specifiche reazioni e quei particolari comportamenti messi in atto dalle persone per affrontare le difficoltà con se stessi, con gli altri e con il mondo. Insomma, non per tutti i problemi si va dallo psicologo, esiste pure il fai-da-te.
E ben venga il fai-da-te, ma non quando è disfunzionale.
Conosci il paradosso del lampione di Watzlawick?
Sotto un lampione c’è un ubriaco che ha perso le chiavi di casa. Un poliziotto lo aiuta a cercarle, ma dopo aver guardato a lungo, il poliziotto chiede all’uomo ubriaco se è proprio sicuro di averle perse lì. A quel punto l’altro risponde: «No, non le ho perse qui, ma là dietro», e indica un angolo buio in fondo alla strada. Allora il poliziotto gli chiede perché non le sta cercando lì e l’ubriaco gli risponde: «Perché qui c’è più luce!».
Insomma: spesso cerchiamo di risolvere un problema nel modo per noi più facile, ma non è detto che sia il modo più giusto e sensato.
C’è una verità dura da accettare: siamo tutti destinati ad annoiarci delle cose e delle persone che abbiamo accanto, e il vero dramma è che la noia subentra a prescindere dalla bellezza o dal valore che diamo a ciò che possediamo. Con il tempo, che per definizione è relativo e quindi sarà variabile di persona in persona, la monotonia farà cadere il velo dell’infatuazione e si inizierà a stilare la lista dei pregi e dei difetti dell’altro.
Per tale ragione molte coppie usano lo stratagemma del tradimento.
Attraverso il tradimento pensano di poter ottenere ciò che, secondo loro, “manca” al partner, attingendo ad un’altra persona, ma senza rinunciare ad usufruire dei lati positivi che vedono nel partner.
Dalla serie “ti piace vincere facile” insomma.
Ma se ti dicessi che quella voglia di tradire può essere una preziosa fonte di scoperta per la coppia?
Ebbene si, ecco la rivelazione: non cerchiamo tanto un amante quanto un’altra versione di noi stessi. Il bisogno di tradire è una pulsione verso la trasgressione, l’indeterminazione, la novità.
Il tradimento è sinonimo di cambiamento. Se sentiamo il bisogno di tradire allora c’è qualcosa che va cambiato, in noi o all’interno della coppia.
Quindi il bisogno di tradire può essere un utile alleato per migliorare la coppia. Può portarla a ridefinirla e a reimpostarla o anche a separarla. D’altronde non tutte le separazioni vengono per nuocere.
L’incertezza è la condizione perfetta per incitare l’uomo a scoprire le proprie possibilità.
Perciò nell’attimo in cui senti il bisogno di voler fuggire, chiediti sempre: “Come mai non voglio restare?”.
Può essere una domanda utile per dare la priorità alle cose importanti, piuttosto che a quelle urgenti.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE