Hai mai sentito parlare di Ade? Ade era il dio degli Inferi ed aveva un aiutante, che si chiamava Panico, di questi egli si serviva per creare terrore e scompiglio fra gli uomini, il suo intervento era caratterizzato dal presentarsi senza preavviso alcuno, assumendo aspetti diversi e trasformarsi durante l’apparizione, per poi sparire, lasciando il poveretto, in uno stato di sconforto e senza alcuna spiegazione per l’accaduto.
Sono molte le persone che si recano nel mio studio di Monterotondo narrandomi di essere stati travolti dal panico.
Ma cos’è un attacco di panico?
Il panico è quasi sempre un risultato. Infatti l’ansia, che diviene eccessiva, influisce negativamente fino a portare a una vera paralisi, ma d’altro canto l’ansia è come un messaggero che ci porta una lettera importante, quindi o lo ascoltiamo o continuerà a bussare alla nostra porta, dandoci fastidio fino a quando saremo costretti a fare qualcosa.
Quindi è chiaro che l’ansia da una parte ci blocca, ma dall’altra ci sta invitando a fare qualcosa.
Sembra strano, vero? Infatti chi viene in studio “per sconfiggere l’ansia”, la descrive come una nemica e come un problema da risolvere al più presto.
Per la brevità non ci sono troppi problemi, dato che la Terapia Breve fa parte delle mie competenze, ma, invece, per quanto riguarda il fatto di “sconfiggerla” mi trovi contrariato.
Ma non farti prendere dal panico, ti spiego il perché…
Gli antichi Sumeri dicevano: “La paura evitata diventa timor panico, la paura guardata in faccia diventa coraggio.”
Sai cosa significa?
Significa che quando tentiamo di controllare quelle naturali reazioni dovute ad una situazione paurosa, sforzandoci inevitabilmente di controllarle, aumentiamo tali reazioni e con esse la nostra sensazione di inadeguatezza verso quella data circostanza: e così esplode l’attacco di panico.
Quindi la sensazione sembra provenire dall’esterno, proprio come se qualcuno dai più bassi territori degli Inferi avesse inviato qualcuno a tormentarci, ma in realtà l’attacco di panico non è altro che un eccesso di controllo.
Tanto per citare il film di “Iron Man”: “Siamo noi che creiamo i nostri demoni”.
La paura è una delle sensazioni di base che è rimasta immutata fino ad oggi, perché è un sistema di risposta indispensabile alla sopravvivenza, in quanto attiva reazioni spontanee e funzionali, non controllabili dalla ragione, ma come ben saprai, e come insegna la morsa dei gironi danteschi, ogni eccesso conduce ad un’inevitabile rovina.
Fobici non si nasce ma si diventa. Lo si diventa mediante una graduale evoluzione di tentativi fallimentari ripetuti per cercare di gestire il disagio.
In genere i tentativi sono sempre orientati verso l’evitamento, non andare in certi luoghi, non fare certe cose… Non, non, non… Infatti non a caso una delle principali manovre di sblocco per gli attacchi di panico è la tecnica della peggiore fantasia.
E’ strano che qualcuno ti dica di farti le peggiori fantasie quando hai gli attacchi di panico? Eh già, è paradossale…
La peggiore fantasia è una tecnica efficace negli attacchi di panico.
Infatti evocando volontariamente tutte le peggiori fantasie relative agli attacchi di panico, si sperimenta uno stato di rilassamento. Qualcuno arriva persino ad addormentarsi durante la mezz’ora!
In altre parole, toccando con mano i propri fantasmi invece di rifuggirli, questi svaniscono. Inoltre, si sperimenta come, rinunciando al controllo e lasciandosi andare alle sensazioni che spaventano, queste si attenuano o addirittura non si manifestano. Provare per credere…
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE