Hai mai provato una totale sensazione di totale perdita di controllo?
Si parla così tanto di attacchi di panico, ma non tutti cosa in quel momento si può avvertire, perciò oggi voglio portarti nel mondo degli attacchi di panico, non solo per comprenderli, ma soprattutto per uscirne.
Il cuore impazzito scalpita. La gola, riempita dall’aria come dalla piena di un fiume, soffoca. La testa come sul ciglio di un burrone, oscilla di vertigine. La paura dilaga, vuoi fuggire ma non puoi fuggire da te stesso. La paura ti avvolge, ti strangola, cerchi di controllarla, ma è lei che controlla te. Ti sembra di impazzire e di morire al tempo stesso. La paura di questo nemico d’ora in poi ti accompagnerà come un’ombra sinistra e più cercherai di scacciarla più ti ci perderai dentro.
La paura raggiunge il suo massimo e coinvolge la mente e il corpo in una serie di sensazioni e stati d’animo talmente forti da paralizzare e annullare qualsiasi pensiero razionale. Al punto che in un attimo, i parametri fisiologici (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, ritmo respiratorio, senso di equilibrio, etc.), si alterano bruscamente.
Questa sensazione di alterazione, innesca pensieri e convinzioni minacciose. Ad esempio “E se mi sentissi male?” oppure “e se non trovassi si una via di fuga?”. In pochi minuti si arriva ad un “tilt” mentale rappresentato dall’attacco di panico vero e proprio.
Cosa accade dopo un attacco di panico?
La persona che sperimenta un attacco di panico rimarrà fortemente scossa da quella situazione di forte paura, che si imprimerà così tanto nella sua mente da sviluppare la credenza che, in condizioni simili, quelle sensazioni si possano nuovamente verificare. Perciò mette subito in atto dei comportamenti “di prevenzione”, quei comportamenti che le Terapie Brevi chiamano “Tentate soluzioni disfunzionali”, che anziché ridurre il problema lo mantengono o, peggio ancora, lo incrementano.
Tra queste abbiamo: il tentativo di controllo delle proprie sensazioni e reazioni che fa perdere il controllo, l’evitamento delle situazioni temute e la ricerca di aiuto da parte di altre persone. Evitamento dopo evitamento, la persona si troverà ingabbiata negli angusti confini che essa stessa ha delimitato nell’intento di proteggersi, riducendo il proprio campo d’azione, nei casi più gravi anche drasticamente.
Inoltre spesso ci si sente dire da chi ci circonda: “Ma smettila, è tutto nella tua testa, non è niente! Rilassati e non ci pensare!”. Gli amici e i parenti assistono, ma non capiscono, si cercano risposte sull’argomento, che però diventano solo un rifugio per non sentirsi soli, ma in realtà lo si è, perdendo sempre di più la speranza di tornare alla vita di una volta.
Come uscire dagli attacchi di panico?
Le persone che si recano nel mio studio di psicologo a Monterotondo, spinte dalla potenza degli attacchi di panico, solitamente arrivano quando i loro attacchi di panico divengono tanto frequenti da impedire il normale svolgimento delle attività quotidiane. Altre volte, invece, chiedono aiuto per le implicazioni legate al disturbo: depressione, abuso di farmaci, ritiro sociale, parziale o completa incapacità di affrontare il mondo esterno.
Oltre il 90% dei casi di Attacchi di Panico trattati con la Terapia Strategica. La piena guarigione sono raggiunge con una media di sette sedute. Tutto questo, non con l’inefficace presunzione di eliminare la paura, che rappresenta una nostra dotazione naturale, ma con l’obiettivo di utilizzarla, per trasformarla in coraggio, in un punto di forza che ci spinga in avanti nella talvolta bizzarra avventura della vita.
Smettila di far avere il coltello dalla parte del panico, perché come diceva Michel de Montaigne: “Chi teme di soffrire, soffre già di quello che teme”.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE