Niente Panico

A volte può succedere di percepire e vivere sensazioni (sia fisiche sia psichiche) caratterizzate da:

  • cuore a mille
  • sudorazione
  • confusione
  • disorientamento
  • sensazione di sentirsi al di fuori di sè
  • paura di morire o di impazzire
  • formicolio ed intorpidimento
  • dolori o fastidio al petto
  • nausea
  • sensazione di soffocamento
  • sensazione di instabilità
  • brividi o vampate di calore

Mai successo?

Spero di no, perché la sensazione più netta è quella di una morte imminente!

Pur non avendolo sperimentato direttamente ti sarà capitato di sentirne parlare.

Le sensazioni descritte rientrano nella sfera del panico, parola sempre più in voga.

Saranno numerose le volte in cui qualche persona a te vicina ti avrà raccontato di aver sofferto di ansia o panico, per motivi a volte noti altre sconosciuti e senza l’individuazione di cause apparenti scatenanti.

MA COSA E’ UN ATTACCO DI PANICO

Per fare un pò di chiarezza, sai distinguere un attacco di panico da un disturbo da panico?

Ti racconto le differenze, senza avere pretesa di esaustività:

  • Un Attacco di Panico corrisponde a un momento di preciso terrore o paura, con il timore di un’insorgenza improvvisa di catastrofe. La persona, durante questi momenti, manifesta sintomi come palpitazioni, dolore o fastidio al petto, sensazione di soffocamento, sentendosi un pesce fuor d’acqua. Ciò lo porta spesso a perdere il controllo della situazione. A differenza del Disturbo da Panico, l’Attacco di Panico è comunque un fenomeno singolo ed isolato, che lascia comunque nella persona la paura che questo possa ripresentarsi, alimentando la paura della paura.
  • Il Disturbo da Panico, invece, è un problema molto più strutturato in cui la persona ha imprevedibili e improvvisi attacchi di panico in situazioni normali.

 

COME RISOLVERLO?

Una domanda sorge spontanea: posso combattere da solo l’Attacco di Panico?

Certo questa è una strada percorribile, vale a dire affrontare in autonomia il drago del panico, ma quanto ti aspetta è un lavoro lungo e complesso.

Sicuramente il Web è pieno di consigli e puoi adottare semplici strategie per cercare di tenere il più lontano possibile questi attacchi, anche se ritengo che il Self Help non sempre sia la strada maestra.

Alcuni spunti, anche praticabili da subito, che puoi trovare nel WEB, sono:

  • Evita di assumere sostanze eccitanti, come la caffeina o l’alcool, che rischiano solo di peggiorare il tuo stato d’animo. Questo è sicuramente vero ma siamo proprio sicuri che si debba rinunciare a qualcosa per paura che questo possa peggiorare il sintomo?

Ho lavorato con tantissime persone “innamorate” del caffè che avevano rinunciato a questo per cercare di abbassare il timore di avere episodi di panico, ma sono convinto che rinunciare per paura a delle cose piacevoli non sia la soluzione migliore.

  • Inizia a praticare esercizi di rilassamento e gestione del respiro. Anche questo molto utile, ma ad esempio potrei essere un “non appassionato” di rilassamento quindi perché modificare le mie tendenze? Sempre perché la paura del panico mi induce a farlo?
  • Cerca di rilassare il più possibile i muscoli; spesso, quando si hanno questi attacchi, risultiamo essere tesi come una corda di violino. Anche questo è vero ma è come dire “rilassati!” ad una persona che sta per morire, ergo più facile a dirsi che a farsi.
  • Facilita la respirazione, per portarla a ritmi “normali”, ad esempio appoggiando una mano sulla pancia. Ti farà sentire subito più calmo e rilassato e ti aiuterà a portare il respiro normalizzato. Anche questo giusto, ma di difficile attuazione per una persona in stato di confusione.
  • Quando si hanno questi attacchi, spesso il pensiero più ricorrente è di non essere più in grado di respirare. Cerca di calmarti e pensa che se riesci a parlare, sei in grado anche di respirare. Un pensiero molto semplice e banale, ma che ti potrà essere d’aiuto. Anche questo sacro santo, ma come faccio a calmarmi se sono convinto di essere arrivato al capolinea della mia vita?

Insomma è vero ci possono essere semplici accorgimenti da adottare che possono aiutarti nella gestione e nell’affrontare in autonomia il percorso di ripresa, ma la pratica poi non è cosi semplice come sembra!

E SE IL SELF HELP NON BASTASSE!?

Nonostante questi basilari consigli possano a volte essere d’aiuto, e che ti invito a sperimentare, non sempre chi soffre di attacchi di panico riesce a farcela da solo.

Questo non significa essere deboli, ma semplicemente aver perso momentaneamente la bussola per riuscire a trovare la strada giusta.

Ecco che allora una soluzione pratica potrebbe essere iniziare un percorso di Psicoterapia.

I tipi di terapia praticabili sono diversi e validi, per passione, per scelta e per risultati io prediligo la Psicoterapia Breve che pratico da anni.

Nella stragrande maggioranza dei casi, le persone riescono a risolvere il problema, con pochissime sedute, a volte anche una sola, ma comunque nel giro di pochi mesi quasi la totalità delle persone riesce a risolvere del tutto il problema tornando a vivere serenamente.

I benefici di una Psicoterapia sono molti, tra più importanti c’è sicuramente un riconoscimento ed aumento delle proprie risorse, facilitando l’aumento della propria autostima.

In qualche caso, infine, può essere necessario assumere dei farmaci.

Bene ricordare che i farmaci devono essere prescritti ed usati solo sotto controllo medico e che da soli i farmaci rischiano di non bastare.

Questo perché il farmaco riesce a tenere sotto controllo le nostre reazioni, non sradicando però il sistema che induce il manifestarsi del sintomo.

Bisogna, quindi, lavorare sulla percezione della paura, in modo da sciogliere in modo netto e deciso le paure che ti fanno vivere nell’ombra.

CONCLUSIONI

Ricapitolando sono molte le opzioni che hai per tornare a vivere sereno e libero dalla paura:

1) seguire alcune strategie pratiche, impegnandoti da solo a farlo con l’obiettivo di riuscirci, non è facilissimo ma può essere il primo tentativo

2) rivolgerti ad un medico per un trattamento farmacologico

3) ed in ultimo, ma non per importanza, iniziare un percorso di Psicoterapia, io come ho scritto pratico la Terapia Breve, per ritrovare le tue risorse mettendo a tacere per sempre il drago del panico.

Rispetto all’esito di un percorso di psicoterapia se vuoi puoi leggere cliccando qui la testimonianza di una persona che su questo ha lavorato, utilizzando esclusivamente la Psicoterapia.

Se pensi che l’opzione n° 3 possa essere quella per te preferibile ed in attesa di iniziare il tuo percorso, permettimi di dare un piccolo spunto: evita di parlare a tutti e con tutti della tua situazione, è già un inizio per cominciare ad affrontare il problema!

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Buon Vento!

 

Lettura Consigliata:

Nardone G. La Terapia degli Attacchi di Panico

 

Federico Piccirilli

Psicologo e Psicoterapeuta

Esperto in Psicoterapia Breve