“Niente potrà colmare quel vuoto, ma quando lo accetterai e ti abbandonerai al dolore riuscirai a farla rivivere nella tua mente, ricorderai l’amore che ogni giorno ti donava e le gioie che ha avuto. Non puoi evitare il dolore, se lo fai deruberai te stesso, ti priverai di tutti i bei ricordi, tutti rimossi. Accettare il dolore è l’unico modo per tenerla” (da “I segreti di Wind River”).
Lutto: dal latino lungere, cioè piangere. Perché se pensiamo a qualcosa di perduto vien facile versare una lacrima, ma non sempre davanti ad una perdita si piange. Il dolore, come un colore, può avere diverse sfumature.
Non esiste un tempo, il dolore decanta lentamente, ognuno lo vive in maniera soggettiva e proprio perché esistono tanti tipi di dolore, non esiste un solo modo per affrontarlo.
Il lutto è una perdita che sconvolge e che stravolge il modo di vedere il mondo. Il lutto e la perdita creano un vero e proprio “prima” e “dopo”, una linea che ha stravolto la vita e il dolore di quell’evento passato impedisce di vivere il presente. Le ferite create con l’evento sono aperte, sanguinano e ogni volta il dolore è lo stesso come se fosse accaduto qualche giorno fa.
Un lutto non avviene solo quando una persona muore, ma anche tutte quelle situazioni in cui una persona è esposta a cambiamenti o perdite, come ad esempio la separazione o il divorzio, la perdita del lavoro, l’aborto, il trasferimento da una città all’altra, le perdite economiche e di status sociale, il pensionamento. La nostra vita è mescolata con la perdita ed il dolore per “l’oggetto” perso può dare vita ad una serie di emozioni sconvolgenti.
Infatti molte persone che si rivolgono a me, nel mio studio di Monterotondo oppure online, per affrontare dei cambiamenti, non sanno che, in realtà, stanno per affrontare dei veri e propri lutti. In questi casi il supporto di un professionista può essere importante, perché spesso si ha di vicinanza e di calore emotivo.
Come si manifesta il lutto?
Il lutto è un processo normale e fisiologico che comprende diverse manifestazioni:
– Manifestazioni emotive: tristezza, pianto, rabbia, umore depresso, senso di colpa, ansia, irritabilità, risentimento, imbarazzo, ma anche senso di sollievo, frivolezza, espressione di emozioni non appropriate alla situazione.
– Manifestazioni cognitive: negazione dell’accaduto, senso di irrealtà, disorientamento, confusione, difficoltà di attenzione, di concentrazione e di memoria, preoccupazione, eccessiva necessità di parlare dell’evento o del defunto, sensazione che il tempo passi molto lentamente, rimuginio, immagini intrusive del defunto o dell’evento che ha rappresentato una perdita, allucinazioni sensoriali in cui sembra di continuare a vedere o a sentire chi non c’è più.
– Manifestazioni comportamentali: ritiro sociale, isolamento o, al contrario, bisogno di stare con gli altri; difficoltà a impegnarsi nella normale routine quotidiana, uso di sostanze, desiderio di introdurre cambiamenti importanti nella propria vita (casa, amicizie, arredamento…), necessità di distrarsi e di mantenersi impegnati in molte attività.
– Manifestazioni somatiche: astenia, sensazione di torpore, bocca secca, groppo in gola, respiro corto, mal di stomaco, nausea, senso di oppressione al petto, irrequietezza, spossatezza, disturbi del sonno e dell’appetito, dolori, rigidità dei muscoli e delle articolazioni, vertigini, capogiri, sentirsi svenire.
– Manifestazioni spirituali: patteggiare con Dio, arrabbiarsi con Dio, rinnovare o mettere in discussione le proprie credenze religiose, sentirsi puniti, cercare un significato alla morte del proprio caro, interrogarsi sull’esistenza dell’anima e su ciò che accade dopo la morte, ricorso a rituali e a cerimonie di congedo.
Cosa (non) funziona per affrontare un lutto
Distarsi o cercare di evitare il dolore, non faranno altro che rallentare tale processo. Bisogna concedersi il dolore, per non esserne travolti ed per non uscirne ancora più feriti. In particolare, risulta utile concedersi quotidianamente uno spazio dedicato alla sofferenza; questo consente alla ferita di iniziare, piano piano, a cicatrizzarsi. Per superare un dolore è necessario toccare il fondo per poi risalire in superficie, perché cercare volontariamente di non pensare è pensare ancora di più, rifiutare una sensazione equivale a sentirla di più.
È importante avere ben chiaro che quando si è colpiti da un lutto è perfettamente normale provare una profonda sofferenza che compromette il benessere e che interferisce con la quotidianità. Uno degli errori che viene commesso più spesso è quello di non accettare questa condizione. La sofferenza che si prova in queste situazioni deve essere accolta. È necessario lasciare spazio al dolore e abbandonarsi ad esso perché questo rappresenta l’unico modo per superarlo e poter arrivare a riorganizzare la propria vita in funzione della perdita subita.
Se questo non avviene continueremo a soffrire poiché quella perdita non elaborata si cristallizzerà fino ad essere “eterno presente”. Si deve considerare il superamento del lutto non come un processo che finisce, ma come un processo che evolve con il crescere progressivo di nuove modalità di percepire e gestire la realtà.
Ti invito a fare questo piccolo rituale: ogni giorno, prenditi 15 minuti in cui “vivere il lutto”. Prendi le sue foto, i suoi oggetti, e contemplali. Prenditi 15 minuti per voi, in cui, con questi oggetti, lasciarti vivere ciò che ti ricordano, ciò che ti hanno fatto vivere: una vostra personale galleria di memorie, che ti accompagnano sempre. Se vorrai, potrai anche, la sera, prendere un foglio di carta e una penna, e scrivere a lui o a lei. Scrivergli tutto: il dolore, ma anche la rabbia – anche la rabbia per essersene andata – e il piacere nostalgico dei bei momenti trascorsi insieme. E poi firmare, chiudere, mettere da parte, e non rileggere. Un ricordo tra i ricordi.
Se hai curiosità o domande chiedi pure e se ti interessa rimanere aggiornato settimanalmente, su temi relativi al benessere ed alla psicologia, puoi Iscriverti alla Newsletter sul sito www.federicopiccirilli.it
Se hai voglia puoi lasciare anche il tuo passaggio e il tuo feedback sulla Pagina Facebook Dott. Federico Piccirilli.
Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE