Mai più noi due

Dallo psicologo, molto spesso, ci va chi fatica a superare la separazione dal partner. Nella mia esperienza quotidiana, nel mio studio di Monterotondo oppure online, sono tante le persone che mi contattano spinte da questo immenso dolore. 

Affrontare una separazione è un’esperienza così dolorosa, perché essere lasciati viene spesso percepito come un abbandono. Alcuni cadono nell’angoscia più profonda e nel terrore di restare soli, mentre altri provano a gestire il dolore in altri modi. Ma mai, per nessuno di noi, essere lasciati sarà facile.

La persona che soffre per una separazione si sente come se fosse caduta in un abisso e avesse rotto un sogno: il futuro desiderato è svanito nel nulla e niente avrà più senso un domani. I pensieri ricercano le cause e le colpe e le parole non dette diventano i fantasmi che popolano il suo abisso in cui tutto sembra non avere più speranza.

Ma allora come si può superare una separazione? Come si affronta un distacco, magari non voluto?

Tante separazioni, lo stesso risultato

Lasciarsi: sia che si tratti di un fidanzamento, sia di un matrimonio sia di una convivenza, significa dover affrontare un vero e proprio lutto

Perché ad un certo punto arriva quel momento intollerabile, nel quale ci si rende conto che la persona con la quale hai formato memorie significative e che hai amato con tutta/o te stessa/o non sarà più accanto a te. Dovrai riformulare la tua quotidianità, senza mettere più in considerazione il tuo “più uno”. E in quel maledetto momento capisci che la persona che hai sempre apprezzato forse ti ha abbandonato, ti ha tradito, o semplicemente ha preferito continuare la sua vita senza te… Il dolore è lacerante.

Ma, paradossalmente, proprio evitare di affrontare il dolore, negandolo o rimuovendolo, non aiuterà il naturale processo di superamento del lutto, anzi, non farà altro che ritardare o addirittura ostacolare il percorso interiore di elaborazione, che spesso di manifesta con ulteriori disagi e somatizzazioni. 

Superare una separazione non è certo facile perché spesso si avverte un grave senso di perdita, di sconfitta e di fallimento personale, fino ad arrivare a un profondo smarrimento. Ciò è normale, perché una separazione porta inevitabilmente fuori dalla propria zona di comfort: tutte le abitudini e le certezze vengono meno e ci si trova da soli sentimentalmente, senza il supporto e la presenza del partner.

Può essere utile ascoltare le proprie emozioni, esprimerle, condividerle e anche sfogarsi con il pianto: le lacrime contengono infatti il cortisolo, un ormone di cui dobbiamo liberarci per sentirci meglio.

Cosa c’è dopo la separazione?

In molti, dopo una separazione, restano legati al pensiero che la persona “prima o poi tornerà”. D’altronde, proprio perché la relazione è una sorta di zona comfort, perdere il partner, per noi, significa anche perdere quel senso di sicurezza, di protezione, di tenerezza e d’amore

In più, nella cultura occidentale, la separazione è sempre “la conclusione” di qualcosa, a differenza delle filosofie orientali che, invece, spingono a vivere la vita come un continuo fluire di eventi, per cui la chiusura di una fase coincide con l’inizio di un’altra. 

In ogni caso, anche se i sentimenti sono spesso simili, i tempi di ripresa sono personali e variano in base all’intensità del rapporto vissuto così come alla sua durata, oltre che alle caratteristiche personali di chi vive questo lutto. E’ molto importante imparare a convivere con la sofferenza, attraversandola, accogliendola e facendone tesoro. E, per tale ragione, può essere davvero utile affidarsi a uno psicologo che ti accompagni lungo il cammino di ripresa, trasformando questo evento in un’opportunità di crescita e di maggiore consapevolezza di sé. 

L’importanza di riflettere sulla relazione ormai conclusa consiste nel comprendere meglio il nostro funzionamento e per non ripetere in futuro gli stessi schemi. Analizzare i motivi della rottura, senza assumere o dare colpe, senza cadere in vortici di vittimismo o di accuse aggressive, è il primo passo per la ripresa del benessere. Tutto ciò significa dare un senso a ciò che è accaduto.

Il cantautore Eugenio Finardi, nel suo brano “Dopo l’amore”, descrive questa fase attraverso queste intense parole: “E come dal corpo una goccia di sudore. Un giorno ti svegli e ti rendi conto che ti è uscita dal cuore, come passa la febbre e si guarisce dal dolore”.

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Buon vento 😉

Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Terapie Brevi

Terapia a Seduta Singola

Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE