14 Febbraio. La festa degli innamorati. Ma come dice la celebre canzone dance: “What is love?”. Ormai l’amore, a causa del contesto storico-sociale in cui viviamo, è un idea che sta cadendo sempre più nello scetticismo e nel nichilismo più totale. E’ un amore male-detto, in qualche modo.
Gran parte delle persone, che si recano nel mio studio di Monterotondo o che richiedono una terapia online, mi parlano dei loro problemi relazionali, nei quali l’amore, nelle sue varie declinazioni, regna sovrano.
“Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti, mentre amare profondamente ci rende coraggiosi” diceva Lao Tzu, ma spesso l’amore, paradossalmente, produce paura, forse a causa dei suoi “effetti collaterali”.
Un amore da paura
Un amore può non fiorire a causa di varie paure, ad esempio può sorgere la paura di sentirsi invasi o sopraffatti dalla vicinanza con l’altro. Molte persone temono, più o meno inconsapevolmente, che una maggiore vicinanza emotiva col partner le porterà a fondersi nell’altro e a perdere la propria individualità e con essa la tanto amata libertà.
Un’altra paura può essere quella secondo la quale, lasciandosi coinvolgere sentimentalmente, si mostrerà la propria vulnerabilità e quindi emergeranno aspetti fragili della propria personalità. Queste persone intendono, infatti, le emozioni di affetto, tenerezza ed amore come segni di “debolezza”: sperimentarle, quindi, significa per loro percepirsi come persone vulnerabili, difettose, inette. Esse vogliono perciò rimanere “tutte d’un pezzo”, apparentemente indifferenti alle questioni affettive, accumulando eventuali conquiste e, forse, cuori spezzati senza però mai coinvolgersi in una relazione appagante e duratura.
Infine alcune persone hanno paura dell’amore perché non riescono a liberarsi dal passato. Coloro che hanno alle spalle una storia di perdite traumatiche possono subirne le conseguenze negative in termini di stress, ansia e paura anche nelle relazioni successive. Ogni nuovo legame intimo allora verrà vissuto, paradossalmente, come una nuova minaccia, come preludio di una nuova possibile perdita. E, per evitare di esporsi nuovamente a questa esperienza dolorosa, queste persone evitano di coinvolgersi troppo o rompono le relazioni, proprio quando stanno diventando più profonde, creando spesso sconcerto e frustrazione nel partner. Il motivo della loro fuga non è una mancanza di interesse ma, al contrario, l’insorgere di un coinvolgimento affettivo che le spaventa e le fa sentire in pericolo: il bisogno di proteggersi prevale allora dolorosamente sul bisogno di intimità.
Amor vincit omnia?
L’amore è male-detto, perché nel nostro immaginario è sempre idilliaco, ma esiste anche l’amore non corrisposto, che non cura, ma spesso ammala. L’amore non corrisposto è un fuoco che ci divora pian piano. L’amore non corrisposto fa male, perché dà l’illusione di aver trovato finalmente una persona speciale, la felicità di immaginare il futuro insieme, e poi tutto questo si infrange contro i sentimenti e la volontà dell’altro.
La mancanza di reciprocità ci lascia increduli: perché ci siamo innamorati proprio di lei/lui? È come se la vita ci avesse messi davanti alla nostra anima gemella, ma noi, ironia della sorte, non siamo la sua.
Come liberarsi da un amore male-detto? Un amore male-detto è un amore che fa male, che si allontana da un amore sano, per questo, come ogni fonte tossica, va allontanata, per preservare la nostra salute fisica e mentale. Allontanarsi significa lasciare andare e lasciare andare significa innanzitutto accettare. Accettare che il sentimento che ci divora è dannoso, che l’amore non corrisposto non porta alla felicità. Accettare che quella persona non ci vuole, non ci ama e che, probabilmente, neppure ci merita. Senza rabbia, senza rancori, augurandole il meglio. Lasciamola andare per la sua strada e iniziamo a camminare sulla nostra.
Ogni distacco, ogni separazione, porta con sé molto dolore. Ma porta anche ad una rinascita. Quello che nel passato rappresentava la nostra vita, adesso non lo è più. Adesso possiamo essere persone diverse, più mature, più forti. Di conseguenza, anche il modo in cui immaginiamo il nostro futuro deve cambiare. Pensiamo a noi, ai nostri obiettivi, ai nostri desideri più reconditi, e concentriamoci su di essi. Nessuno dei due è sbagliato: né noi che amiamo, né lui o lei che rifiuta il nostro amore. L’amore rimane comunque in noi, in attesa che compaia una persona a cui donarlo.
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Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE