“La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare” diceva Milan Kundera. La nostalgia è infatti un sentimento dolce-amaro, nel quale si riporta alla memoria l’emotività positiva di un momento passato, ma al tempo stesso si prova una struggente tristezza per non poterlo più rivivere nel presente. Quante volte l’hai provata?
“Si stava meglio quando si stava peggio”? Davvero “non ci sono più le cose di una volta”. Sono frasi che abbiamo detto tutti, almeno una volta nella vita. Sono frasi ricorrenti, che sento nei discorsi di tutte le persone che si rivolgono a me nel mio studio di Monterotondo oppure online. Infatti, a volte, vivere nei ricordi di tempi passati, essere nostalgici di ciò che è stato e non è più, può essere un atteggiamento così pervasivo e continuo che può portare ad un vero e proprio blocco e può renderti incapace di abituarti ai cambiamenti e procedere verso il futuro.
Perché combattere la nostalgia è così doloroso? Pensiamo spesso che sia doloroso perché ci immaginiamo che combattere la nostalgia per abbracciare il cambiamento significhi rinnegare il passato, invece significa prenderne le giuste distanze con onestà e realismo, traendone ispirazione o insegnamento per procedere in avanti.
Tempus fugit
Ogni giorno corriamo, per fuggire da ansie e problemi, che ci fanno perdere tempo, il nostro tempo. Ansie e problemi sono ladri, che portano via troppo della tua vita e quando ti accorgerai di quanto ti stanno derubando, forse saranno ormai troppi gli anni che avrai alle spalle. E solo allora capirai che il tuo tempo è prezioso, che, davvero, ogni attimo, ogni respiro, custodisce un tesoro.
Guardarsi indietro e provare amarezza per alcune scelte incompiute può provocare un dolore lancinante, che rischia di impedire di vivere il presente e annebbiare la progettualità futura. Nessuno vorrebbe mai ritrovarsi così, ma è davvero possibile vivere senza rimpianti? Come si può fare per non avere rimpianti?
Si, si può. Infatti lasciare che il rimpianto cresca in sé può essere un riflesso della tendenza a giudicarsi troppo aspramente. Tutti commettiamo degli errori, e questo non ci squalifica come esseri umani. Dobbiamo provare a essere gentili con noi stessi, così come lo siamo con gli altri, e non pensare di continua a quello che non si può cambiare. Le nostre decisioni si sono basate sulle informazioni a propria disposizione in quel momento. Accettare se stessi vuol dire accettare anche le versioni del proprio “io” passato.
Una scheggia d’arcobaleno
Inoltre saper esprimere emozioni e desideri, in tempo, aiuta a vivere senza pentimenti. Dire ai nostri amici, familiari o partner quanto li amiamo e quanto sono importanti per noi favorirà relazioni più sane e durature. Allo stesso modo, esprimere la propria gratitudine ci renderà più consapevoli di quello che ci circonda e di essere in pace con se stessi.
È altrettanto importante esprimere rabbia o dispiacere, sempre in modo assertivo e rispettoso. Molte volte i nostri rimpianti provengono da situazioni in cui agiamo in base a ciò che gli altri si aspettavano e non dall’esercizio della nostra autonomia. Imparare a dire “no” è una parte essenziale.
Credo che ognuno di noi sia come una scheggia d’arcobaleno: ogni persona può aggiungere la sua sfumatura alla bellezza del mondo. La vita è l’unica opportunità che abbiamo per creare bellezza intorno a noi, per lasciare una piccola traccia di noi dopo il nostro passaggio… Ogni tesoro è racchiuso in uno scrigno che lo protegge e a volte lo nasconde ai nostri occhi. Può capitare di dimenticare quanta ricchezza c’è in questi attimi di vita, che ci scorrono tra le dita, ma posso dirti che la Vita è fatta bene e trova sempre un modo per ricordarci del suo valore.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE