Quante volte sei vittima dei tuoi pensieri? Sei lì che ti chiudi a pensare e come sabbie mobili, più pensi, più i pensieri ti tirano giù. Pensi a quello che è successo ieri e rimugini oppure pensi a quello che succederà domani e ti sale un senso di impotenza, una mancanza di controllo, una totale perdita di equilibrio.
Pensiamo a tante cose, ma non pensiamo mai a questo: che a sottrarci maggiormente energia, quasi sempre, sono alcune attività che svolgiamo in automatico, senza renderci conto. Sono i nostri stessi pensieri che il più delle volte ci tolgono vitalità, creatività e ci fanno sentire stanchi e svogliati. Ci fanno vivere o nel passato o nel futuro, rapendo la bellezza del presente e con essa la possibilità di cambiare le cose.
Spesso condizionano anche le nostre scelte, ci manipolano al punto di farci credere di non poter più fare nulla quando invece avremmo ancora molto da dare, ci chiudono in prigioni illusorie. Questa condizione di prigionia è quella riportata da tanti pazienti che si rivolgono a me nel mio studio di psicologo a Monterotondo oppure online.
Ma quindi la soluzione per combattere i pensieri negativi è smettere di pensare?
In realtà no, anche perché è impossibile non pensare. D’altronde capita a tutti di avere pensieri negativi, ma quando li si lascia “vagare” nella mente questi provocano una sorta di reazione a catena generandone altri fino a quando non ci troveremo ad avere un vulcano di pensieri negativi pronto ad eruttare. Qui si forma il problema, quando si accumulano lentamente come i panni sporchi in lavanderia. Infatti fino a quando non decidiamo di lavarli via, questi cresceranno a dismisura.
Infatti se cerchiamo di dimenticare e di mettere da parte i pensieri disturbanti, loro diventeranno più forti e persistenti… “Quando un pensiero ti domina lo ritrovi espresso dappertutto, lo annusi perfino nel vento” direbbe Thomas Mann.
Per questo il segreto sta nella consapevolezza. Se riusciamo a renderci conto di pensare in maniera negativa abbiamo già fatto il primo passo per l’eliminazione o per lo meno per la comprensione.
Chi li conosce li elimina
Quando cadete nei pensieri negativi non demoralizzatevi: fermatevi, riconosceteli, riflettete su di loro, parlateci. Siete voi i padroni dei vostri pensieri, non devono essere loro a controllarvi!
Spesso capita di ricadere nel circolo malsano dei pensieri tossici solo ed esclusivamente perché essi si sono ripresentati e noi non abbiamo voluto dar loro ascolto, vogliamo fuggire il più lontano possibile da loro, facciamo finta che non esistano… ma così non si risolvono i problemi, anzi si ingigantiscono sempre più fino ad arrivare ad un punto in cui il groviglio di pensieri tossici è tale che siamo disorientati, disperati, non vediamo via d’uscita.
Cerchiamo di non arrivare a questo punto di non ritorno, affrontiamo i nostri scheletri nell’armadio, liberiamo i nostri pensieri disfunzionali, per liberare noi stessi.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE