Oggi non voglio raccontarti dei miei pazienti che vedo nel mio studio di psicologo a Monterotondo oppure online, ma voglio parlarti di Giulia. Una ragazza come tante di 29 anni. Ora però, purtroppo, la conosciamo tutti. L’ennesimo femminicidio. Dall’inizio dell’anno sono stati registrati 47 omicidi di donne, di cui 38 sono avvenuti in ambito familiare o affettivo. In particolare, 23 donne sono state uccise dal loro partner o ex partner.
Ma chi era Giulia? Giulia amava così tanto la vita da custodirne un’altra dentro di lei, ma d’un tratto il suo cuore si è fermato, il suo sangue anche e il suo piccolo Thiago faticava a respirare. E poi quel sapore metallico, quel profumo di mandorle amare. Il sangue di una mamma, il sangue che si mescolava al terrore di un figlio mai nato. Thiago si è raggomitolato in quello spazio dolcissimo e insieme alla sua mamma sono volati via. Così in una straziante lettera la ricorda la sorella Chiara.
Questi fatti non riguardano solo le persone direttamente coinvolte ma tutti noi, la nostra società, la nostra cultura, il nostro pensiero comune. E’ un allarme, un grido, un forte appello a destarci, a risvegliare l’attenzione. Verso il mondo esterno, ma soprattutto verso quello interno. Pensare che ciò che accade lontano da noi non è affare nostro è un grande sbaglio.
La psicologia può intervenire per prevenire i femminicidi?
La psicologia insegna che cambiamenti profondi richiedono impegno ed investimenti nella prevenzione e nell’educazione, nella lotta agli stereotipi e ai pregiudizi di genere, ma prima di tutto nel riconoscimento e nella presa di consapevolezza, da parte di donne e uomini di tutte le età, dell’entità del fenomeno e della sua vicinanza alle nostre vite quotidiane.
“Con Piani Nazionali di prevenzione che formino adulti, adolescenti, bambini e bambine a riconoscere l’influenza che l’appartenenza di genere ha su ogni individuo, per garantire a donne e uomini il diritto alla libera espressione di se’. Nonchè la possibilità di chiedere e ricevere aiuto quando da uomini ci si scopre incapaci di vivere le relazioni senza che siano connotate dal possesso e dal controllo o, da donne, si ritiene di aiutare il partner sopportandone i maltrattamenti” così ha dichiarato E. Camussi.
Lo sappiamo tutti?
Ti invito a fare un esperimento: farò un elenco di alcune frasi, se sei una donna prova a ricordare quante volte te le sei sentite dire, se sei un uomo prova a ricordare quante volte le hai dette ad una donna.
Sembri proprio una principessa. Non preoccuparti se i bambini ti fanno i dispetti, vuol dire che gli piaci! Sono cose da maschi. Non essere così sguaiata mentre giochi, che sembri un maschio. Le bambine grandi non piangono. Devi fare la brava. Le signorine non alzano la voce. Stai zitta. Se giochi sempre coi ragazzi ti chiameranno tutti maschiaccio. Che carina che sei. Le ragazze sono complicate. Non preoccuparti se ti trattano male, sono solo invidiose. Voi femmine siete più intelligenti, i maschi stanno sempre a giocare. I videogiochi sono cose da maschi. Le macchine sono cose da maschi. Le cucine giocattolo sono da femmine. Judo no, meglio ginnastica artistica. Le ragazze sono più educate, sempre così tranquille. Informatica? Non vuoi diventare una ballerina? Quanto sei bella con la gonna! Stai attenta. Non accettare niente da nessuno. Esistono uomini molto cattivi. Sei fidanzata? Di giá? Non sei ancora fidanzata? Sei sempre circondata da uomini, che sgualdrina. Chiamami che ti vengo a prendere. Chiedi ai tuoi amici di riaccompagnarti. Stai attenta. Non tornare da sola. Vestita così sembri una suora. Vestita così sembri una p*******. Se non volevi che ti guardassi perchè hai quella scollatura? Se non volevi che ti toccassi allora non dovevi farmi eccitare. Che c’hai le tue cose?
Balli così per provocarmi, cammini così per provocarmi, mi guardi così per provocarmi. Sei una superficiale, la vera bellezza è la bellezza interiore. Ehi, provaci con quella cicciona, sono le più facili perchè sono disperate. Ancora sei vergine? Frigida. Quanto sei bona. Non ti toccherei nemmeno col bastone. Avere figli? Non sei troppo giovane? Non sei troppo vecchia? Non hai ambizioni per il futuro? Non vuoi avere figli? Sei troppo giovane per dirlo. Ti perdi tutto il bello della vita. Ti trucchi troppo per venire a scuola. Se solo ti curassi un po’ di più! Per voi è più facile, basta far vedere un po’ il seno. Che c’è per cena? Che c’è per pranzo? Dove sono gli asciugamani? Mi hai stirato la camicia? Non c’è nulla in frigo! Dovresti essere contenta se ti guardano. Cosa darebbe un uomo per avere tutto questo potere. Se ti guarda un’altra volta lo meno. Dopo tutto questo tempo mi dici che non se ne fa di niente? Gli uomini e le donne non possono essere amici, gli uomini pensano sempre a quello. Lui ti porta i soldi a casa, che altro vuoi? Sei stressata perchè hai bisogno di un rapporto sessuale. Non fare l’isterica, stavo solo scherzando! Come te la prendi! Non sai stare agli scherzi? Smetti di piangere, ormai sei grandicella! Non parlarmi così davanti ai miei amici. Non metterti quella gonna se non ci sono io. Non uscire fino a tardi. Non discutere con me in pubblico. Ti ha violentata? E tu cosa gli hai detto? Cosa indossavi? Io qualcosa avrei fatto. Nemmeno oggi non hai voglia? Se non fosse per me non avresti nessuno. Sei una cattiva madre. Sei una cattiva moglie. Sei una cattiva amica. Non lasciarmi o faccio una pazzia. Lasciami e ti ammazzo.
Scusa per lo schiaffo di ieri, ecco delle rose per farmi perdonare…
Ma stavolta ad accoglierle non ci saranno delle braccia accoglienti ed amorevoli, ma solo il freddo marmo di una lapide con una data di morte troppo prematura per essere letta. Lo sapevamo tutti e questa è la cosa più grave.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE