Come ti sei accorto di essere intollerante a quell’alimento o allergico a quella sostanza? Purtroppo sperimentandolo…
Sarebbe molto utile e comodo riuscire a riconoscere a vista d’occhio un manipolatore, magari gli si potrebbe chiedere di esibire il tesserino da manipolatore, ma la vita è una sfida entusiasmante e piena di prove e, forse anche per questo, è impossibile per chiunque capire se una persona è un manipolatore semplicemente dalla presentazione.
Si potrebbero fare delle ipotesi, che però rimarrebbero tali.
Un’ipotesi, infatti, diventa una tesi, solo quando vi è un’antitesi che la conferma. Ce lo insegna la scienza.
Quindi il segreto è questo: potrai scoprire un manipolatore solo quando i suoi comportamenti corrisponderanno a quelli di un manipolatore, prima di questo momento puoi limitarti solo a prendere appunti da verificare.
Sono molte le storie, raccontate nel mio studio di Monterotondo, riguardo le cicatrici lasciate da chi ha fatto la brutta esperienza di imbattersi con dei manipolatori. A volte i manipolatori sono persone estranee e sconosciute, ma altre volte, purtroppo, persone a noi molto familiari e alle quali siamo a nostra volta familiari, a tal punto da conoscere ogni cosa di noi, soprattutto i nostri punti deboli.
Spesso il manipolatore afferra la prima risposta e la utilizza per innescare un pericoloso circolo vizioso.
Cosa può succedere dopo la prima risposta? Il manipolatore potrebbe utilizzarla per criticarti, svalorizzarti e farti sentire in colpa.
Inoltre quando si tratta di manipolare qualcuno non c’è miglior strumento della menzogna. Infatti gli esseri umani vivono di credenze. E le credenze possono essere manipolate. Il potere di falsare le credenze è l’unica cosa che conta per un manipolatore.
Come ti ho già detto sopra, la manipolazione lascia tracce.
Ad esempio imbattendoti con un manipolatore potresti sentirti in ansia, potresti provare una forte rabbia o un senso di disagio crescente e generalizzato, senza però trovare la causa di tale malessere.
So che non sembrano segnali positivi, ma in realtà proprio essi possono diventare il punto da cui partire per liberarti dalla manipolazione. Quelle ferite possono insegnarti molto.
Esse hanno bisogno di attenzione e cura: prima di tutto devono essere lavate, accertandosi che non siano presenti sulla lesione corpi estranei e poi necessitano dei giusti unguenti e di essere avvolte in morbide fasciature. Devi porre l’attenzione su di te se vuoi guarire e non su ciò che ti ha ferito.
Ricorda: le ferite per cicatrizzarsi non hanno bisogno di altre ferite, per questo evita di dare altre chance a chi ti ha già deluso più volte.
D’altronde è vero che tutti meritano una seconda possibilità, ma non per lo stesso errore.
Quindi se vuoi dare proprio a qualcuno una seconda possibilità, dalla a te stessa. Datti la possibilità di essere finalmente felice.
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE