“Siamo tutti cattivi in una storia raccontata male”. Forse in realtà non si dovrebbe nemmeno parlare di “storie raccontate male”, ma di storie raccontate da punti di vista diversi.
Lincoln diceva: “Possiamo lamentarci perché i roseti hanno le spine o rallegrarci perché i cespugli spinosi hanno le rose. Dipende dai punti di vista”.
Tutto dipende da come lo vedi.
È una questione di punti di vista: come gli aquiloni, che pensano che la terra sia attaccata al filo.
Quando un evento coinvolge più persone le prospettive si moltiplicano, cambiano le interpretazioni, i punti di vista, i pregiudizi, le opinioni. Un tumulto di vedute, un uragano di storie diverse.
A volte, quasi senza rendercene conto, diventiamo i cattivi della storia, il lupo cattivo di Cappuccetto Rosso.
Diventiamo gli antagonisti della storia, perché magari ci siamo rifiutati di fare qualcosa, per aver detto la verità ad alta voce o per aver agito in accordo con i nostri valori .
Con facilità si diventa la causa per la quale la fiaba non è più rosea, diventiamo la forbice che taglia l’equilibrio paradisiaco della calma.
E’ davvero pericoloso mettersi alla lavagna e stilare la lista dei “buoni” e dei “cattivi”.
Il giudizio non piace a nessuno, le etichette sono dolorose da strappare se attaccate con forza. Ma se il primo assioma della comunicazione afferma che “è impossibile non comunicare” io aggiungerei che nel primo assioma delle relazioni sociali potremmo scrivere che “è impossibile non giudicare”.
Essere il lupo cattivo nel racconto di qualcuno è molto comune. Tuttavia, in molti casi è necessario analizzare la persona che si trova sotto il cappuccetto rosso.
Se io sono il lupo, chi è Cappuccetto rosso?
Il lupo è preda dei suoi istinti, Cappuccetto rosso è la brava bambina che con coraggio si addentra nel bosco per compiere la missione affidatagli dalla mamma. Quando esprimiamo pareri sugli altri siamo tutti Cappuccetto rosso, infatti adottiamo un comportamento rigido e schematico, la nostra missione è quella di mostrare “la Verità”, “il bene e il male”, “l’alpha e l’omega”.
A volte essere il “cattivo” della storia di qualcuno ci ha permesso di essere il “buono” nella nostra.
Forse quella parola che a tutti risulta aspra e sbagliata, che abbiamo gridato ad alta voce, è stato solo il rumore della libertà ritrovata da quella paura che ci attanagliava, che ci soffocava, che ci reprimeva. Forse l’aver detto no con naturalezza ci ha finalmente concesso di dire si ai nostri bisogni.
Siamo davvero cattivi quando rispondiamo a qualcuno come non si aspettava? Siamo realmente delle persone orribile quando non colmiamo le aspettative altrui?
Eccolo il grande inganno: le aspettative. Il criterio di giudizio sugli altri è appeso ad un sottile filo, che speriamo oscilli in base a ciò che desideriamo, ma il vento è libertà, è imprevisto, è casualità.
Ascolta sempre il tuo istinto, sentiti libero di vivere la tua storia e soprattutto sii il cattivo nella storia degli altri ma sii il buono nella tua!
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Buon vento 😉
Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Terapie Brevi
Terapia a Seduta Singola
Ricevo a Monterotondo (RM) e ONLINE